Renato Soru è ufficialmente in campo e sabato ha annunciato anche l’abbandono del PD, il partito che ha contribuito a fondare e del quale è stato segretario regionale. Ma a due giorni dall’annuncio torna a chiedere le primarie, sollecitando la candidata Alessandra Todde – esponente M5s – a un confronto. “Voglio ancora le primarie – ha detto l’ex governatore a Un giorno da pecora -. Anche la candidata dovrebbe fare qualche ragionamento. Io dico che c’è ancora tempo per trovare un candidato comune, non devo esser per forza candidato io, devono essere i sardi a scegliere attraverso le primarie”.
Il fondatore di Tiscali sabato ha riunito i suoi al Teatro Doglio a Cagliari: sono intervenuti Giulia Lai di Liberu, Massimo Zedda dei Progressisti, l’ex deputata Pd Romina Mura. Dalle sue parole non c’erano margini per una composizione. Solo l’ex sindaco di Cagliari ha tenuto aperta la porta per una ricomposizione, con la consapevolezza che andando alle urne disuniti c’è la quasi certezza di perdere. Difficile però che il ‘campo largo’ – che ha formalizzato il sostegno all’ex sottosegretaria al Mise del secondo Governo Conte – possa fare un passo indietro. La situazione, insomma, è complessa. “Ho detto no alla decisione presa a Roma dal Pd e loro alla fine non solo non hanno fatto il mio nome e nemmeno un altro: hanno solo accettato la candidata del M5s”, ha aggiunto ancora Soru.
