Domani a Oristano (ore 10,30) la direzione regionale del Partito democratico. Oggi a Tramatza l’incontro della componente che fa capo a Renato Soru, aperta anche ad altri esponenti sardi vicini non solo a Matteo Renzi, ma anche a Pippo Civati. E nel pomeriggio, Nuoro (ora 16,30), l’incontro di quanti si rifanno a Roberto Deriu. Sarà un week end decisivo per la conferma della candidatura di Francesca Barracciu al governo della Sardegna.
Una decisione che avrà implicazioni ulteriori. Perché nel caso – che appare sempre meno probabile – di un “passo indietro” della Barracciu, il problema della ricandidatura si porrà per tutti i consiglieri regionali indagati nell’indagine sui fondi ai gruppi consiliari. Tra quelli uscenti si trovano in questa situazione sette consiglieri: Marco Espa, Chicco Porcu, Vincenzo Floris, Gavino Manca, Franco Sabatini, Mario Bruno e Giuseppe Cuccu. Questi ultimi due, comunque, hanno già annunciato la non ricandidatura.
Una scelta che – in una intervista che appare su l’Unione sarda oggi in edicola – viene apprezzata dal sottosegretario alla Salute Paolo Fadda. Il quale, pur non prendendo una posizione sul caso-Barracciu, definisce “di alto valore” la decisione di Giuseppe Cuccu di non ricandidarsi.
Nella stessa intervista Fadda rivela di essersi recato personalmente in Vaticano per sostenere la candidatura di don Ettore Cannavera. Tentativo, come è noto, che non è andato in porto per il no delle autorità ecclesiastiche.