Regionali, primarie per legge nell’Isola: la proposta dei Progressisti in Consiglio

I Progressisti hanno depositato in Consiglio regionale una proposta di legge che impone le primarie per scegliere i candidati presidenti alle Regionali. Mancano pochi mesi alle elezioni – che dovrebbero svolgersi tra fine febbraio e marzo – ma sono convinti che ci sia ancora il tempo di approvarla e conseguentemente di celebrare le primarie. La mossa del partito sembra l’extrema ratio per provare a ‘ricomporre’ il campo del centrosinistra, che sul tema della celebrazione delle primarie si è spaccato: il no dei 5s a sottoporsi alle consultazioni coi cittadini per scegliere la candidata presidente – Alessandra Todde -, il sì del Pd per tenere unita la coalizione, la rottura di Renato Soru seguito dagli stessi Progressisti, che pure non demordono nella ricerca di unità.

La proposta serve a dare attuazione all’articolo 8 della legge elettorale Statutaria, e stabilisce che la scelta della candidata o del candidato debba avvenire “con elezioni primarie regolate con autonoma disciplina, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità e democraticità”. Il testo è firmato da Francesco Agus, Gianfranco Satta e Massimo Zedda. “Anche se la Statutaria è in vigore dal 2013 e sono passati dieci anni, ora il momento politico è diverso – ha detto l’ex sindaco di Cagliari -. Anche nel centrodestra questo tema è stato posto, c’è una bozza di proposta dai Riformatori. Il mancato utilizzo delle primarie con una legge di riferimento che lo prevede potrebbe creare il giorno dopo l’elezione un risultato soggetto a vizio per mancata applicazione”. Il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale ha aggiunto: “C’è un problema di ordine giuridico e uno di ordine democratico. Il secondo ci preoccupa di più perché ci avviamo a una consultazione elettorale che potrebbe vedere alle urne poco più di un terzo dei sardi, tutto quello che va nel senso dell’apertura della partecipazione degli elettori può modificare in parte questo dato. Rispetto all’ordine giuridico c’è una Statutaria in vigore e non dare attuazione a questa norma potrebbe dare adito a ricorsi, è bene risolvere il problema”.

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