Per le prossime elezioni regionali del 2014 scendono in campo anche i “Figli della crisi”, i giovani del Sulcis che da 49 giorni stazionano in tenda sotto il Consiglio per chiedere più opportunità e lavoro per le nuove generazioni. Sarà una lista di giovani che esprimerà anche un candidato presidente, ma che è aperta anche al dialogo con i sovranisti di Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda.
“Sono gli unici che pensano ai cittadini sardi, mentre non ci fidiamo dei grossi partiti che invece pensano agli interessi dell’Italia e non dell’Isola – spiega Invano Sias, uno dei portavoce del movimento – Con questo nostro impegno in politica vogliamo dare voce ai giovani e abbiamo anche progetti importanti da presentare sulla moneta territoriale, sul turismo rurale, sull’agroalimentare e sul diritto allo studio”. La “scintilla” per la discesa in campo è scattata “quando il presidente Cappellacci – racconta Sias – non ci ha ricevuto a Villa Devoto. Per noi ha significato che non si è voluto ascoltare quello che avevamo da dire”. Infine una precisazione: “Quando abbiamo iniziato la protesta non avevamo alcuna intenzione di fare delle liste per le regionali – chiarisce il portavoce – Oggi però siamo pronti per portare nuove idee per lo sviluppo dell’Isola”.