Regionali, avanza la candidatura di Truzzu nel centrodestra: solo Milia in grado di batterlo

di Guido Paglia

Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, è sempre più in pole position per ricevere l’investitura a candidato del centrodestra come futuro presidente della Regione Sardegna. A trascinarlo come possibile successore di Christian Solinas, sono essenzialmente due fattori che emergono con chiarezza dagli ultimi sondaggi (peraltro tenuti gelosamente nascosti da tutti gli interessati): 1) le intenzioni di voto in favore di Fratelli d’Italia, stimate tra il 24 ed il 25 per cento grazie alla popolarità di Giorgia Meloni; 2) le divisioni all’interno del cosiddetto “campo largo” del centrosinistra, con larga parte del Pd che non ne vuole sapere di scegliere la candidata del M5s, Alessandra Todde, nè convergere sulla “minestra riscaldata” rappresentata dall’ex-Governatore Renato Soru.

A questi due fattori, se ne potrebbe poi aggiungere anche un terzo, che suona come conferma dello stato di coma profondo in cui versa la classe politica sarda dopo la disastrosa gestione regionale in questi ultimi anni di presidenza Solinas: gli elettori disposti a recarsi alle urne per le regionali, non superano il 50 per cento. Già, Solinas. Sempre più personaggio  da operetta, che avrebbe rifiutato perfino un ”indennizzo” come sottosegretario (ma in un ministero senza portafoglio, quindi privo di potere) e continua a battere i piedi per ottenere l’Autorità Portuale. Magari con una rapida nomina come Commissario straordinario nell’ambito di quella riforma generale del settore vagheggiata dal suo sempre più tiepido sostenitore verso la conferma a Villa Devoto, il leader leghista Matteo Salvini. Perché il vice-premier fa ancora finta di volerlo ricandidare, ma è anche terrorizzato dall’idea di dover allora rinunciare – a vantaggio proprio di FdI – a quella di Donatella Tisei in Umbria.

Così, il governatore uscente si deve accontentare dell’unico sostegno che gli è rimasto: quello dell’editore dell’Unione Sarda, Sergio Zuncheddu, impegnato da mesi nel cercare di screditare l’operato di Truzzu, grazie alla politica editoriale dell’altro “orfano” di Villa Devoto, Mauro Pili (il quale, da parte sua, vaneggia di sondaggi che lo farebbero risultare ancora come il politico più popolare del centrodestra). E veniamo al centrosinistra. Dove alligna l’aspetto più paradossale di queste schermaglie pre-elettorali. Dal momento che un candidato “forte” ci sarebbe, ma non viene quasi per niente considerato. È il sindaco di Quartu, Graziano Milia, che – sempre secondo i soliti sondaggi tenuti segreti – sarebbe l’unico in grado di vincere contro il candidato del centrodestra. Per un motivo molto semplice: a differenza della Todde e dell’autocandidato Soru, potrebbe raccogliere anche i voti degli elettori “centristi” che non sono disponibili verso esponenti troppo politicamente marcati. Invece, niente. E così il harakiri sembra sempre più inevitabile…

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