Punto nascita a La Maddalena, il sindaco: “Ministra non ha chiuso porte a deroghe”

Il sindaco di Maddalena, Luca Carlo Montella, spera ancora nella riapertura del punto nascita attraverso la concessione di una deroga che però deve essere presentata e analizzata da un organismo tecnico ministeriale. “La ministra della Salute non ha chiuso le porte alla presentazione delle deroghe ed è stata molto più possibilista di quanto non sia stata la Regione – spiega all’ANSA il primo cittadino dopo il sopralluogo della Lorenzin all’ospedale Paolo Merlo – nelle sue parole si è letta un’apertura, ma ora la palla va al Consiglio regionale”.

“L’auspicio – dice Montella – è che l’Assemblea, forte anche del possibilismo della ministra, possa emendare il provvedimento di riforma presentato dalla Giunta e quindi disegnare una rete ospedaliera che tenga in considerazione le nostre esigenze. Stesso discorso vale per la camera iperbarica”. Secondo il primo cittadino, La Maddalena vive in una sorta di limbo: “siamo in una posizione che non è né A e né B, ma una soluzione intermedia non è stata ancora disegnata. Tuttavia, come ha detto anche la Lorenzin, senza nulla non si può stare. Se poi ci sarà un eventuale potenziamento degli specialisti che turnano – prosegue il sindaco – vuol dire che si può partorire qui come a Olbia e che invece le urgenze vere potranno essere trasportate con l’elisoccorso”.

“La riapertura del punto nascita e la possibilità di garantire alle donne non a rischio di partorire a La Maddalena, si potrà concretizzare non appena verrà attivato il servizio di elisoccorso“. Il percorso è stato ipotizzato dal consigliere regionale dell’Upc, Pierfranco Zanchetta, che insieme al leader del partito, Antonio Satta, ha organizzato la visita della ministra. La proposta potrebbe trovare una condivisione di massima anche tra i vertici della Asl unica, ma che è tutta da costruire. Secondo Zanchetta, “la funzione dell’elisoccorso – per il quale oggi sono scaduti i termini di partecipazione al bando, ndr – potrebbe rappresentare un elemento di garanzia che favorirebbe la riapertura del punto nascita per quei parti che si presentano normali”. Non solo punto nascita. La Lorenzin, ha ricordato Zanchetta, ha sollecitato la ripresa immediata della camera iperbarica, “che ha drasticamente ridotto l’attività per carenza di personale idoneo al suo funzionamento”, e della pediatria, “oggi carente dopo il pensionamento del primario”.

 

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