Province verso il commissariamento. Diana (Pd): “Azione antidemocratica”

E alla fine per le otto Province sarde (vecchie e nuove) sarà il commissariamento. Secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, il provvedimento, che sarà sotto forma di decreto, dovrebbe vedere la luce nei prossimi giorni: i commissari prenderebbero il posto dei presidenti e dei Consigli nella guida degli enti. L’intesa di massima sarebbe stata quasi raggiunta tra i leader della maggioranza di centrodestra (smentita nel tardo pomeriggio) e il presidente della Regione, Ugo Cappellacci: il cerchio si potrebbe chiudere nelle prossime ore. Non mancano fibrillazioni dai territori, anche se si attende di conoscere i contenuti del provvedimento. E partono già le cosiddette lottizzazioni.

Il Pdl, stando alle indiscrezioni che circolano in queste ore, potrebbe avere voce in capitolo sulla nomina dei commissari di Nuoro e Oristano, mentre l’Udc dovrebbe esprimere quello del Sulcis. I tempi sono stretti perché in Consiglio regionale non si è ancora trovata l’intesa sulla legge elettorale e restano pochi giorni per varare la riforma degli enti locali. La legge di ‘proroga’ delle attuali gestioni delle Province, infatti, scade il 30 giugno. Oltre al nuovo assetto, dovranno essere superati due scogli costituzionali: il primo dubbio di legittimità costituzionale, sollevato dal Tar Sardegna, riguarda l’esclusione della proroga ex lege delle Province abrogate con i cosiddetti referendum anticasta dello scorso anno; il secondo nodo resta l’interruzione anticipata dei mandati elettivi dei Consigli provinciali, una possibilità anch’essa esclusa da una sentenza della Corte Costituzionale proprio nel momento dell’introduzione delle nuove Province nell’Isola.

Pd. “E’ un azione antidemocratica, siamo contrari al commissariamento e siamo pronti ad andare in Aula e a starci 24 ore su 24 finché, interpretando il volere dei sardi che sono andati a votare nel maggio 2012, non si riordina il sistema delle autornomie locali”. Lo ha detto il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana, in merito alle indiscrezioni sul commissariamento delle Province. Secondo l’esponente democratico, “il riordino deve passare dal decentramento da parte della Regione verso le autonomie locali, al fine di avvicinare le istituzioni ai cittadini. Con la volontà di commissariamento il governatore e il centrodestra dimostrano – attacca Diana – che non gliene frega nulla di riordinare il sistema ed è evidente che commissariando ci sarà un accentramento di compiti e funzioni alla Regione. Cappellacci e la sua maggioranza svelano ufficialmente la vera intenzione di commissariare le Province: quella di mettere mano alle attività a pochi mesi di scadenza dalle elezioni regionali, perché i commissari non devono rendere conto a nessuno se non a chi li nomina”.

Nessun accordo. Pdl e Udc smentiscono “categoricamente” di aver mai trovato un’intesa sull’ipotesi di commissariamento delle otto province della Sardegna. “Non solo non ne abbiamo parlato nell’ultimo vertice di maggioranza – spiega il capogruppo del Pdl Pietro Pittalis – né tantomeno abbiamo raggiunto un accordo su questo punto”.

 

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