Province, non ci sono risorse: a rischio i lavoratori precari

I tempi sono stretti e la strada per trovare le risorse e rimediare al dissesto finanziario delle Province è tutta in salita. Ancora da tracciare il percorso normativo e ancora da trovare i soldi per evitare di sospendere i servizi, erogare gli stipendi ai 1.800 dipendenti, salvare i posti di lavoro nelle società in house e dei precari, a rischio dall’1 luglio.

Proposte operative sono emerse nella seduta congiunta delle commissioni Autonomia e Bilancio del Consiglio regionale con l’audizione degli assessori agli Enti Locali, Cristiano Erriu, e alla Programmazione, Raffaele Paci. Subito la convocazione di un tavolo tecnico con i rappresentanti delle associazioni degli enti locali e gli amministratori delle Province per esaminare la drammatica situazione finanziaria in cui versano gli enti intermedi e indicare una possibile via d’uscita alla Conferenza permanente Regione-Enti locali. Parallelamente, apertura di una vertenza nei confronti dello Stato per una rivisitazione della legge di stabilità.

I rappresentanti della Giunta hanno confermato le difficoltà nel reperimento delle risorse per coprire i buchi di bilancio delle Province causati dai pesanti tagli decisi dal Governo, circa 51 milioni di euro per il 2015. Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare dal decreto che il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare e che consentirà di abbattere dell’80% le sanzioni di 17 milioni di euro comminate alle Province di Nuoro, Sassari e Medio Campidano per lo sforamento del patto di stabilità. Misura però insufficiente – è stato detto – per far fronte al fabbisogno finanziario degli enti intermedi, privati da quest’anno della principale fonte di sostentamento, il gettito della Rc auto prelevato forzosamente dallo Stato.

“C’è stato un comportamento sleale da parte dello Stato che ha sottratto alle Province le risorse finanziarie lasciando loro le funzioni da esercitare – ha sottolineato l’assessore Erriu – adesso è necessario trovare una soluzione di sistema per evitare il caos. Impensabile che di tutto questo si faccia carico la Regione – ha chiarito l’esponente della Giunta – la soluzione passa attraverso operazioni contabili e di bilancio, ma per far questo serve un patto interistituzionale”.

La Regione non ha i soldi per coprire il buco – ha ribadito l’assessore al Bilancio Raffaele Paci – la Giunta è disponibile a discutere eventuali spostamenti di fondi. E’ un tema che richiede grande senso di responsabilità da parte di tutti. In ogni caso occorre accelerare i tempi della riforma degli enti locali che consenta di affrontare strutturalmente la questione”. “Entro dieci giorni – ha indicato il presidente della commissione Riforme Francesco Agus (Sel) – bisogna individuare un percorso per evitare l’interruzione di servizi. In questa fase è importantissimo condividere le politiche di bilancio”. “Regione ed Enti locali saranno in grado di trovare una soluzione per la copertura finanziaria – ha assicurato il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini (Pd) – In questo momento è necessario evitare atteggiamenti demagogici e lavorare nell’interesse di tutti”.

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