Protesta dei cassintegrati, Mura: “Ritardi dei pagamenti colpa del ministero”

Cassintegrati alla carica questa mattina a Cagliari dell’Assessorato regionale al Lavoro per sollecitare il pagamento delle indennità. Con qualche momento di tensione e proteste veementi per una porta chiusa davanti ad un gruppo di persone che cercava di accedere all’interno del palazzo. Malinteso presto risolto con una delegazione di ex lavoratori ricevuta poi dall’assessore regionale al Lavoro, Virginia Mura. L’incontro è durato sino alla tarda mattinata. Dalla Regione sono arrivate le garanzie che hanno rassicurato i cassintegrati. Prevista la possibilità di un anticipo da parte dell’amministrazione in attesa del disbrigo, tra Ministero e Inps, della procedura di pagamento delle indennità. Lungaggini burocratiche incomprensibili per i cassintegrati che questa mattina, stanchi di aspettare, hanno fatto sentire le loro ragioni.

Durante l’incontro all’Assessorato è stata ribadita la difficoltà riconducibile alla carenza di fondi ministeriali e al conseguente blocco dei pagamenti da parte dell’Inps. Inoltre – spiega una nota della Regione – è stato chiarito l’impegno dell’assessore Virginia Mura nel recuperare le risorse necessarie per la copertura del fabbisogno, non solo attraverso una interlocuzione costante con il Ministero del Lavoro e con l’Inps, ma anche rivendicando con forza dal Governo il rapido reperimento dei fondi spettanti alla Sardegna. A seguito del confronto di questa mattina è stata condivisa la validità del percorso seguito dalla Regione, la quale è stata ulteriormente sollecitata a trovare una soluzione definitiva alla difficile situazione. Mentre si svolgeva l’incontro con i rappresentanti dei manifestanti, nello spazio antistante l’ingresso dell’Assessorato un gruppo di lavoratori ha avuto uno scontro verbale con la guardia giurata preposta a vigilare. Un momento di tensione che è stato subito placato dagli agenti della Polizia, anche grazie all’intervento dello staff dell’assessore Mura, la quale ha preso le distanze dal clima di scontro che si è generato, pur comprendendo gli stati d’animo tesi, a causa di una condizione esasperante per i lavoratori e per le loro famiglie.

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