Progressisti aprono a civiche e sardine: “Puntiamo sul modello Emilia Romagna”

I Progressisti sardi decidono di avviare un percorso che permetta di andare oltre lo spazio della sinistra classica e di allargare la coalizione componenti civiche e intercettando i nuovi movimenti, sardine comprese. In quest’ultimo caso pesa il risultato ottenuto dal centrosinistra in Emilia Romagna dove secondo i rappresentanti dei Progressisti, proprio le sardine hanno fatto la differenza. La prima tappa di questa nuova fase è prevista domani a Sassari per un incontro dal titolo “I Progressisti pronti al confronto, analisi di un anno di disastri della Giunta a trazione sardo leghista”. La seconda a Cagliari, il 10 febbraio dove si discuterà della “Sardegna in Italia e in Europa, uniti negli obiettivi e autonomi nell’identità”. In questo caso all’incontro parteciperanno, oltre a Massimo Zedda, il segretario regionale del Pd, Emanuele Cani, Nicola Fratoianni (LeU) e la più votata alle ultime elezioni in Emilia Romagna, Elly Shlein.

Il consigliere regionale, Massimo Zedda, ha sottolineato che fare più politica nei territori e non soltanto nelle istituzioni sia il modo migliore per facilitare il radicamento di idee nuove. Secondo il capogruppo Francesco Agus “questa nostra iniziativa apre scenari nuovi rispetto a solo qualche anno fa, quando la sinistra appariva divisa”. In prospettiva, ha aggiunto, “questo progetto che parte dal basso può anche superare i confini regionali, riprendendo in qualche modo il modello dell’Emilia Romagna“. Il consigliere Giovanni Satta lancia una sfida: “Proporre a tutto il mondo della sinistra, partendo delle esperienze delle civiche, un nuovo modo di fare politica, aperto ad associazioni e movimenti”. Maria Laura Orrù ha detto che “anche nell’area progressista oggi c’è bisogno di visioni e modelli differenti, quindi bisogna fare sintesi anche con altre forze espressione di parti della società che si sentono escluse”. L’obiettivo, per Laura Caddeo, è anche “raccontare nei territori il meglio della nostra esperienza in Consiglio regionale”. Per la consigliera del Comune di Cagliari, Francesca Ghirra, infine, è arrivato il momento di “far uscire il messaggio politico dalle istituzioni, non è pensabile che ci si possa limitare a fare opposizione dentro i palazzi”.

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