Le primarie sarde del Pd, fissate per il 19 marzo, rischiano di slittare in primavera dopo la decisione di ieri presa in Direzione nazionale. A Roma si andrà a nuovo congresso, cioè il segretario Matteo Renzi è pronto a dimettersi. Quindi è presumibile che si unifichino le date per evitare di aprire le urne dem due volte nel giro di altrettanti mesi.
Esiste poi un problema politico che pesa ancora di più: concordare le alleanze sarde prima che si definiscano i nuovi equilibri nazionali, espone il Pd isolano al rischio di ritrovarsi con un segretario di minoranza rispetto al quadro del Nazareno. Non che questa possibilità venga scongiurata con la semplice decisione di posticipare la data delle primarie isolane: ma una cosa è provare a costruzione intese sulla base di assetti romani già determinati, altra è affidarsi al caso aprendo le urne isolane prima che gli accordi nazionali vengano chiusi.
Sull’eventuale slittamento del voto sardo non è stato ancora deciso nulla. Ma a sentire le prime reazioni che arrivano dagli ambienti dem dopo la Direzione di ieri, tutto fa pensare che ciò avvenga. Spetterà comunque al garante Gianni Dal Moro dare il nuovo ordine sulla base delle direttive che arriveranno da Roma. Contattato telefonicamente sull’ipotesi di posticipare il voto del 19 marzo, Dal Moro sottolinea: “Non dipende da me. Attendiamo indicazioni e, per il momento, tutto procede con regolarità”.
La data del congresso nazionale verrà fissata dall’Assemblea, convocata per questa domenica. Si ipotizza un voto in primavera. E andranno concordate due differenti chiamate alle urne, pensando al caso in cui i candidati alla segreteria nazionale siano più di tre: lo Statuto Pd prevede infatti una prima scrematura nei circoli, col voto dei soli tesserati. Poi i tre candidati che raccolgono più consensi vanno a primarie. Se invece i democratici che corrono per la leadership non superano quota tre, si passa direttamente alla sfida finale.
Ieri sul sito del Pd sardo era attesa la pubblicazione dei documenti congressuali di Giuseppe Luigi Cucca, Yuri Marcialis e Francesco Sanna, i tre candidati alla segreteria regionale. Ma online non c’è ancora nulla. E pure questa frenata sembra portare allo slittamento delle primarie del 19 marzo. E addirittura gli stessi nomi in corsa potrebbero cambiare a seconda di come si andrà a comporre il quadro nazionale.
Al. Car.
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