Per il Partito democratico non ci sono dubbi: domani, giovedì 8 agosto, continua a essere in termine ultimo per la presentazione dei candidati alle primarie. Per due ragioni: che “non si cambiano le regole in corsa” e che quella data è stata approvata dalla direzione regionale del partito e poi, in un primo tempo, accolta dalle altre forze del centrosinistra. Comprese Sel, Italia dei Valori, Upc, socialisti e Centro democratico che qualche giorno fa hanno chiesto un rinvio.
Che il Partito democratico difficilmente avrebbe accolto la proposta di spostare il termine al 2 settembreera apparso chiaro da subito per il “no” di Francesca Barracciu (la quale ha avanzato il sospetto che la richiesta di rinvio nascondesse il tentativo “folle” di far saltare le primarie. Poi ieri sera per rassicurare la Barracciu è intervenuto il segretario Silvio Lai.
Ma il no definitivo al rinvio è arrivato dai fatti: non è stata convocata alcuna nuova riunione della direzione del Pd (l’organismo legittimato a modificare la data) e ieri sera dalla sede regionale del Partito democratico (che è anche il luogo delle riunioni del tavolo del centrosinistra) sono stati inviati alle forze alleate i moduli da utilizzare per la raccolta delle firme a sostegno delle candidature. Come dire: la macchina è partita e non si ferma.
Ricapitolando: domani entro le 19 dovranno essere presentate le candidature. Ed entro il 2 settembre ogni aspirante governatore dovrà aver accolto almeno 5000 firme perché la sua candidatura possa essere accettata. Infine, il 29 settembre, il voto.
A meno di due giorni dalla scadenza del termine, i candidati ufficiali sono due: Francesca Barracciu e il presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu (che continua a non rispondere alle domande che gli ha rivolto Sardinia Post assieme ai suoi lettori). Da Sassari è poi giunta la conferma che anche il sindaco Gianfranco Ganau scenderà in campo. E con lui i candidati a oggi sono tre.
Ma queste ore sono decisive per capire come reagiranno i partiti alleati al mancato rinvio e per verificare se ci sarà qualcuna delle candidature esterne delle quali si è parlato nelle ultime settimane, a partire da quella del sacerdote don Ettore Cannavera.
C’è il rischio di una spaccatura del tavolo del centrosinistra. Sel e le altre forze che hanno chiesto il rinvio accusano il Partito Democratico di voler utilizzare le primarie per fare una consultazione interna allo stesso Pd. In effetti, al momento, anche gli altri nomi di potenziali candidati che hanno cominciato a circolare sono di esponenti democratici. Per esempio si parla del vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno per l’area Soru. Altri nome le cui quotazioni sono salite nelle ultime ore è quello di Cristiano Erriu, presidente dell’Anci Sardegna.