Investire sulle persone; creare opportunità di lavoro sostenendo le imprese; puntare su una società inclusiva; realizzare reti e infrastrutture; gestire, tutelare e valorizzare i beni comuni, come il paesaggio e l’acqua, dare a cittadini e aziende istituzioni di alta qualità. Sono queste le sei priorità del Programma regionale di sviluppo (Prs) che ha come titolo “La Sardegna cresce con l’Europa”, approvato dalla Giunta e presentato oggi pomeriggio ai sindaci e al partenariato sociale dopo l’invio ai consiglieri regionali di maggioranza e opposizione. “Il Prs coincide con il programma elettorale – ha spiegato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci – è il programma per l’intera legislatura che prevede sia interventi per l’immediato che per il futuro. Non ci sono interventi settoriali – ha chiarito – ma politiche per tutte le imprese, gli unici soggetti che possono creare lavoro. Tutti gli interventi hanno l’obiettivo di contribuire al rilancio della Sardegna, contrastando in maniera decisa l’andamento negativo del ciclo economico”.
Il Programma regionale di sviluppo (Prs), con i suoi oltre 100 interventi, muoverà in cinque anni circa 32,5 miliardi di euro tra risorse regionali, assegnazioni statali e dotazioni comunitarie. Nel dettaglio: per il 2015 sono disponibili 6,771 miliardi di euro, per il 2016 6,455 miliardi, per il 2017 6,457 miliardi, per il 2018 6,461 miliardi e per il 2019 6,465 miliardi. Riguardo le risorse per il 2015 5,5 miliardi arrivano da fondi regionali, 172 milioni da assegnazioni statali, 532 milioni da fondi strutturali nazionali (Fsc) e 407 milioni dai fondi europei della programmazione 2014-2020 tra Fesr (infrastrutture), Fse (sociale), Feasr (agricoltura) e Pon (compartecipazione nazionale). “Non ci sono spese obbligatorie intoccabili – ha spiegato Paci – Questo significa che potremmo anche mettere mano ai nostri stipendi, come assessori o direttori. Intendo dire che si potrebbero tagliare: se si ha uno stipendio garantito si può mettere da parte qualcosa per favorire il territorio e lo sviluppo”.