È la cessione della Tirrenia l’unico terreno di scontro che ha avuto un botta e risposta fra i candidati alla carica di governatore della Sardegna, nel primo confronto tra i sei nella tribuna politica della testata giornalistica regionale della Rai. “Centrosinistra e centrodestra si sono accordati a Roma per dare soldi della continuità marittima alla Tirrenia – ha incalzato il leader della coalizione del Popolo sardo, Mauro Pili – si tratta di poteri forti che decidono in Sardegna e in Italia e io ho deciso di cambiare strada”.
“Sulla Tirrenia la Regione attuale è stata assente al momento della vendita, ha presentato un ricorso tardivo, e poi – ha sostenuto il candidato del centrosinistra, Francesco Pigliaru – ha messo in campo una Flotta Sarda che ci costerà una multa da 10 milioni per incompetenza”. “Nessuno si è mai seduto al tavolo con Tirrenia – ha replicato il governatore uscente, Ugo Cappellacci, candidato con il centrodestra -. Abbiamo fatto ricorso e la Consulta ci ha dato ragione. Noi rivendichiamo la totale competenza in materia di trasporti marittimi”.