Vertenza Sardegna e rapporti Stato-Regione. Sono questi i temi che lunedì mattina il presidente Francesco Pigliaru discuterà insieme ai parlamentari del centrosinistra. L’incontro lo ha voluto proprio il governatore che ha convocato deputati e senatori alle 11, nel palazzo di Viale Trento, sede cagliaritana della presidenza.
Il vertice tra Pigliaru e i parlamentari delle forze alleate è il primo di questa legislatura, forse nel momento più delicato dei rapporti tra Stato e Regione. Perché è vero che, da un lato, la Giunta sarda ha incassato la cancellazione dei vincoli di spesa sul patto di stabilità (prima Regione ad aver ottenuto il solo pareggio di bilancio da rispettare), ma restano tutt’altro che risolte le questioni delle servitù militari e delle scorie nucleari.
Quella di lunedì sarà per Pigliaru anche un’occasione di confronto ufficiale sulla Finanziaria 2015, la prima targata centrosinistra e che si caratterizza per “l’impostazione keynesiana” con il mutuo da 700 milioni autorizzato dal Consiglio regionale. Gli investimenti saranno spalmati in otto anni, attraverso macro settori come le infrastrutture e il rischio idrogeologico, asset di intervento già individuati nella stessa stessa manovra.
Sempre lunedì, alla stessa ora, altro summit importante per il centrosinistra. Renato Soru, l’europarlamentare-leader del Pd, ha chiamato a raccolta tutti i segretari della maggioranza nella nuova sede regionale del Partito democratico, in viale Regina Margherita, a Cagliari. All’ordine del giorno, “l’attuale situazione politica e le amministrative 2015”.
Nella coalizione, da più parti ma rigorosamente a microfoni spenti, alcuni esponenti della maggioranza hanno voluto suggerire l’ipotesi che la concomitanza della convocazione di Soru potesse essere letta come un segnale delle tensioni con Pigliaru. Ma a domanda precisa sulla ragione della coincidenza di orari, dall’entourage dell’europarlamentare smentiscono categoricamente la circostanza. E anzi sottolineano che negli ambienti politici “tutti sanno sia dell’uno che dell’altro incontro”.
Al. Car.
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