Piano Sulcis, incontro in Regione: “Gli effetti si vedranno entro l’anno”

Quattro ore di riunione per arrivare a un punto fermo: il Piano Sulcis da 620 milioni di euro spiegherà i suoi effetti entro il 2016, mentre a fine mese saranno pubblicati i primi bandi per le imprese e l’Anas manderà in appalto lavori per 56 milioni di euro. E’ l’esito del confronto avvenuto oggi in Regione sul futuro economico e sociale di un territorio in profonda crisi. Mentre il governatore Francesco Pigliaru ne discuteva in presidenza con il coordinatore del Piano Tore Cherchi, i sindaci del territorio, i sindacati e gli assessori competenti (Industria, Lavori pubblici ed Enti locali), giù, all’ingresso del palazzo in viale Trento, oltre cinquanta componenti del Comitato che ha proclamato la mobilitazione generale del Sulcis, hanno manifestato per tutto il tempo. Il motivo: nella convocazione di oggi alle 8.30 il presidente ha indicato i sindacati, Cisl compresa, ma non i movimenti di Partite Iva, Zona Franca, studenti, artigiani e commercianti, che assieme alla Cisl parteciperanno alla marcia su Cagliari prevista per il 16. Neanche i sindaci, che nei giorni scorsi hanno aderito alla manifestazione, avrebbero dovuto partecipare al vertice, ma l’hanno fatto lo stesso, scatenando la rabbia dei manifestanti. ”

Il rifiuto del presidente di incontrare anche i membri del Comitato è stato un atto irrispettoso”, ha detto il segretario territoriale della Cisl, Fabio Enne, rimasto fuori con gli attivisti. Soddisfatti invece i sindaci. “Tutto ciò che è emerso dalla riunione sono fatti, opere e interventi concreti – ha commentato il primo cittadino di Carbonia, Giuseppe Casti – è un passo fondamentale per avviare il processo di ripresa economica, ma la Regione si adoperi per sostenere politiche attive per il lavoro che diano effetti immediati”. Incontro positivo anche per Pietro Cocco, capogruppo del Pd in Consiglio regionale nonchè sindaco di Gonnesa, che ha sottolineato quanto già fatto per le partite Iva. “Il Piano ha previsto 124,5 milioni di dotazione finanziaria – ha ricordato – sono stati fatti i bandi destinati a imprese con meno di 50 dipendenti e sono state accolte quattromila domande, su oltre seimila, da parte di imprese che per tre anni non pagheranno le tasse”. “Le risorse – ha poi puntualizzato il coordinatore del Piano, Cherchi – dovranno essere contrattualizzate, una parte entro il 30 giugno, un’altra entro il 30 dicembre, altrimenti dovranno essere restituite”.

“Il Sulcis è un territorio su cui la Regione lavora a tempo pieno, su tutti i fronti”, ha detto il presidente Pigliaru in apertura di incontro. “Il Piano Sulcis, come tutti i Piani, non è perfetto ed è certamente ancora migliorabile, ma è evidente che molte cose sono già state fatte e altre avviate e sostenute, dopo anni di ritardi inaccettabili. Ci siamo ritrovati ad affrontare questioni importanti come il salvataggio di Igea: sembrava tutto perso in partenza e invece le bonifiche si stanno finalmente muovendo, così come qualcosa si sta muovendo per Euroallumina. E se il bando per le imprese spinge le attività private con una buona dotazione finanziaria, per quanto riguarda Alcoa la Regione si sta impegnando a tutti i livelli, lavorando costantemente con Palazzo Chigi perché si arrivi a un risultato positivo. Crediamo nello sviluppo del Sulcis e il nostro sforzo è di lavorare in modo continuo e trasparente: se ci sono difficoltà – ha detto il presidente Pigliaru rivolgendosi ai sindaci e ai sindacati – coordiniamoci per superarle insieme”.

“Tutti i 620 milioni previsti dal Piano sono stati impegnati e sono 70 gli interventi eseguiti, o in fase di esecuzione, di cui la metà di competenza degli enti locali”, ha sottolineato Tore Cherchi. Alcune importanti novità, comunicate oggi, riguardano il bando per le imprese Call For Sulcis, con una dotazione finanziaria di 32 milioni. “A fine mese – ha detto Tore Cherchi – saranno pubblicati i primi bandi. Altre novità importanti interessano i lavori pubblici: l’Anas, infatti, entro febbraio manderà in appalto lavori per 56 milioni di euro. Gli interventi riguardano, tra l’altro, le strade del basso Sulcis, il nuovo ponte sull’istmo e la circonvallazione di Sant’Antioco”. Risultati soddisfacenti sta ottenendo anche l’intervento sulla fiscalità di vantaggio: ne stanno usufruendo circa 4 mila imprese artigiane e del piccolo commercio del Sulcis. Non meno rilevanti sono le iniziative nel settore scolastico (5 milioni di euro), il programma di interventi per la bonifica e il risanamento ambientale nei siti industriali e minerari (attività in capo a Igea e ai Comuni interessati) e il programma sulle infrastrutture (in particolare i lavori per l’interconnessione dei bacini del Sulcis Iglesiente al sistema idrico regionale).

A chiudere l’incontro è stata l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. “Il quadro che emerge è positivo, anche se non mancano criticità già individuate e in via di risoluzione. Molte attività del Piano Sulcis interessano i lavori pubblici, dove si scontano i problemi legati a tutto il sistema del settore. Condividiamo perciò l’esigenza manifestata dai sindaci di un maggior coordinamento tra enti locali e Regione per superare le difficoltà e accelerare l’iter delle pratiche. Siamo anche consapevoli, e su questo – ha detto l’assessore Piras – condividiamo la preoccupazione dei sindacati, che nel Piano manca un intervento di tipo sociale che faccia da cuscinetto tra la situazione attuale e l’avvio delle iniziative imprenditoriali destinate a creare nuova occupazione. Occorre trovare un sistema di sostegno al reddito: pensiamo a un intervento da inserire all’interno della predisposizione dell’iter di dichiarazione di area di crisi complessa o dentro il Patto per il mezzogiorno in discussione con il Governo. Sul piano urbanistico – ha detto l’assessore Piras – l’adozione di un nuovo provvedimento regionale potrà dare una spinta ai progetti del settore turistico che attendono di essere realizzati”.

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