Infrastrutture, scontro centrodestra-Giunta sul mutuo da 700 milioni

Dopo la bagarre sul ritiro dei ricorsi relativi alle entrate davanti alla Corte Costituzionale, esplode una nuova polemica tra maggioranza e opposizione: pomo della discorda, questa volta, il mutuo da 700 milioni per le infrastrutture in Sardegna. All’attacco Forza Italia con l’ex governatore e attuale coordinatore regionale del partito, Ugo Cappellacci, e la consigliera Alessandra Zedda. Entrambi denunciano il flop della manifestazione di interesse riservata alle banche perchè “è andata deserta”. Ma l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, replica: “la gara per il mutuo da destinare al Piano Infrastrutture non è affatto conclusa”.

E se il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), rispedisce al mittente le accuse e bolla come “pretestuose e poco costruttive” le dichiarazioni del centrodestra, il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, incalza: “arriva dal sistema del credito l’ennesima bocciatura ai danni delle politiche di bilancio della Giunta Pigliaru. E’ un no pesante, le banche non si fidano a prestare soldi alla Regione alle sue condizioni. L’assessore Paci ha fatto di viale Trento un pessimo debitore”. Ma la Regione non ci sta. “Si è chiusa solo la prima fase – ribadisce Paci – quella della manifestazione d’interesse, che è appunto solo lo step preliminare e non preclude in alcun modo l’eventuale partecipazione alla gara vera e propria che si è appena aperta con l’invio degli inviti alle banche. La gara si chiuderà il 12 giugno: solo allora verranno aperte le buste. Nel caso in cui non ci fossero offerte da parte delle banche private, la Regione contrarrà il mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti alla quale – precisa l’assessore – avremmo potuto ricorrere sin da subito, perché la legge ce lo consente, senza bandire alcuna gara. Abbiamo deciso, invece, di coinvolgere le banche per provare a spuntare un tasso d’interesse il più vantaggioso possibile per far risparmiare i sardi, dunque solo ed esclusivamente nell’interesse delle casse pubbliche”. Non la pensano così Cappellacci e Zedda. “La Giunta – dicono – voleva chiedere soldi alle banche perché non ha il coraggio di domandare a Renzi quelli delle entrate, ha preferito provare ad indebitare i ciattadini piuttosto che disturbare il manovratore e ora ha sbattuto il muso contro il ‘niet’ delle banche”. In difesa della Giunta, il presidente della commissione Bilancio. “Credo che in questo momento – sottolinea Sabatini – l’operato dell’esecutivo e dell’assessore Paci meritino il riconoscimento e l’apprezzamento da parte di tutti noi per la trasparenza e l’evidenza pubblica con la quale si sta procedendo ad individuare la migliore offerta per gestire il finanziamento di 700 milioni di opere pubbliche che rappresenteranno interventi strategici fondamentali per l’assetto del territorio, le infrastrutture, la sicurezza idrogeologica e la viabilità dell’isola”.

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