Via libera alla terza proroga del Piano casa in Sardegna. Il consiglio regionale, con i soli voti favorevoli della maggioranza di centrodestra (34), l’astensione del Psd’Az e il no del centrosinistra, ha approvato la leggina che sposta di 12 mesi il termine di presentazione della denuncia di inizio attività o di ottenimento della concessione edilizia per interventi di ampliamento. Sul provvedimento, composto di due articoli, erano stati presentati 130 emendamenti, la maggior parte del consigliere Pd Gian Valerio Sanna, che però nel pomeriggio ha ritirato oltre un centinaio di proposte di modifica.
Solo due gli emendamenti approvati dall’Aula: uno modifica il titolo e l’altro, collegato al primo, riguarda una norma interpretativa per concedere l’abitabilità dei sottotetti. Non sono invece passati due emendamenti sui quali era stato richiesto il voto segreto (uno bocciato per un solo voto). Il consigliere che ha presentato la proposta di legge, Matteo Sanna, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha ricordato che la proroga “è una risposta concreta alle richieste di tanti cittadini. La bontà del Piano casa – ha spiegato – è rappresentata dal dare ossigeno all’edilizia non consumando altro territorio, perseguendo il concetto di sacralità della prima casa. La sfida è ora la nuova legge urbanistica”. Secondo Giuseppe Stocchino, consigliere del Prc, la proroga, invece, “si muove nel solco di una pesante cementificazione della nostra Isola. Sarebbe necessario procedere con una modifica della normativa in grado di favorire il recupero del patrimonio immobiliare esistente, così come avvenuto in altre realtà”.
