Da oggi, 1° agosto, è in pensione il direttore generale della Protezione civile della Sardegna, Graziano Nudda. “E in piena emergenza incendi la struttura resta senza dirigente”. A scriverlo, in una nota, il sindacato autonomo Sadirs insieme alla sigla regionale Siad e ai confederali di Cgil-Fp e Uil-Fpl. In calce le firme dei rispettivi segretari: Luciano Melis, Alvando Melis, Enrico Lobina e Giampaolo Spanu.
“Queste segreterie regionali – si legge nel comunicato – esprimono forte preoccupazione per la grave situazione organizzativa della Direzione generale della Protezione Civile che dalla data odierna è completamente priva di dirigenti, dal momento che anche l’ultimo presente finora, il Dg Nudda, ha concluso il suo rapporto di lavoro ed è da oggi in pensione. Sottolineando che per il momento le procedure di mobilità attivate per assegnare gli incarichi dirigenziali non hanno prodotto alcun effetto e che da oggi 1° agosto la situazione è diventata totalmente ingovernabile, riteniamo ingiustificabile ed incomprensibile, specialmente in pieno periodo di campagna antincendio, lasciare allo sbando una struttura così importante”.
I sindacati osservano ancora: “Da molto tempo la Direzione generale della Protezione civile si regge solo grazie all’abnegazione dei dipendenti, i quali sopperiscono alle forti carenze di personale con pesantissimi turni presso il Centro funzionale decentrato e la sala operativa, al fine di garantire la sicurezza e il controllo del territorio regionale insieme ai colleghi del Corpo Forestale di Forestas. Questo stato di cose non è più tollerabile, per cui si chiede l’urgente nomina del Direttore generale e l’assegnazione alla struttura di almeno due dirigenti, in modo da garantire un minimo di funzionalità. Si preannuncia che in caso di mancato urgente riscontro, saremo costretti a intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela dei lavoratori e a garanzia dello svolgimento dei servizi, indispensabili per salvaguardare il territorio regionale e i suoi cittadini”.