Pd, a luglio le primarie per il governatore. Soru: “Questa volta non aspetto la sentenza”

Nuovo cambio di programma per il Partito democratico in Sardegna. Con una novità di grande rilievo: le primarie per la scelta del candidato governatore si terranno a luglio. E a fine settembre, prima del congresso nazionale, si terrà il congresso regionale.

E’ quanto è stato deciso ieri sera al termine della direzione che si è riunita a Oristano. Un percorso molto diverso da quello che il segretario regionale Silvio Lai aveva delineato il 3 maggio scorso, quando la direzione si era aperta.

Lai aveva annunciato come prima atto la nomina di una nuova segreteria rappresentativa di tutti le componenti interne e dei territori per poi arrivare alle primarie dopo l’estate e al congresso non solo dopo l’assise nazionale del prossimo ottobre ma anche dopo le Regionali. Ma ieri è emerso che questa posizione non raccoglieva la maggioranza dei consensi. Soprattutto l’ipotesi di spostare tanto in avanti il congresso.

Una serie di interventi ha proposto quindi di affrontare contemporaneamente il problema dell’assetto interno del partito e quello della scelta del candidato governatore. La presidente dell’assemblea Valentina Sanna, la parlamentare Caterina Pes, il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno, il consigliere regionale Luigi Lotto hanno sostenuto che se l’esigenza di andare compatti alle elezioni è fondamentale, non lo è meno quella di ristabilire il contatto del partito con una base sempre più disorientata.

Alla fine, tra il rinvio di quasi un anno del congresso e la sua sovrapposizione con la scelta del candidato premier è passata una proposta di mediazione: avvicinare i due appuntamenti tenendoli però separati. Perché sovrapporre il momento della scelta del candidato governatore con un congresso che si annuncia molto teso, potrebbe presentare all’elettorato un partito diviso. E dare un ulteriore vantaggio al centrodestra.

Questa posizione, sostenuta dal consigliere regionale Luigi Cuccu, e condivisa da Pier Sandro Scano, Benedetto Barranu e, tra i parlamentari, da Francesco Sanna e Romina Mura, è stata ripresa da Silvio Lai che ha indicato la nuova tempistica che prevede le primarie per il governatore tra circa due mesi. “Convocherò il tavolo della coalizione – ha annunciato il segretario – per definire le regole”.

Ma quale coalizione? Già, perché in questi ultim mesi nel Pd isolano si è molto discusso attorno alla possibilità di aprire l’alleanza a nuovi partner quali l’Unione di centro e i sardisti. Quando Renato Soru gli ha posto la domanda, Lai è stato categorico: la coalizione che si è presentata alle elezioni del 2009 (quindi Sel e Rossomori). Perché l’eventuale allargamento dell’alleanza “non è all’ordine del giorno”.

Il confronto politico isolano con questa decisione subisce una accelerazione fortissima. In poche settimane i nomi dei candidati del centrosinistra alle primarie dovranno venire fuori e entro luglio si conoscerà quello del candidato governatore. Fino a ora solo il presidente della provincia di Nuoro Roberto Deriu ha ufficializzato la sua intenzione di presentarsi alle primarie. Ora tutti gli altri aspiranti dovranno sciogliere le riserve.

E il primo a cominciare a farlo è stato Renato Soru che il giorno prima, nel meeting di “Sardegna democratica” che si è tenuto a Sedilo, aveva detto di considerarsi un ‘candidato di riserva’. Ieri sera ha fatto un ulteriore passo in avanti. E ha annunciato che questa volta, al contrario di quanto fece per la vicenda Saatchi & Saatchi, non attenderà l’esito del processo.

Il processo in questione è quello per evasione fiscale già fissato per il 28 maggio del 2014, cioè poco tempo dopo le elezioni Regionali. Soru, insomma, dopo la definizione delle regole per le primarie, deciderà se correre per la terza volta alla guida della Regione.

N.B.

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