Patto di stabilità, alle Province servono subito 51 milioni. A rischio i servizi

Le Province sarde non hanno più soldi. All’appello mancano 51 milioni di euro. Ecco, territorio per territorio, quali servizi ai cittadini rischiano di essere sospesi. L’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, fa intanto sapere che la Regione non è in grado di accollarsi tutti quei costi. A Roma, sul tema, sta lavorando il senatore Pd, Silvio Lai, che fa sapere: “Il governo ha confermato l’impegno ad un intervento rapidissimo sulle principali problematiche riguardanti gli enti locali che non sono state risolte nella legge di stabilità”.

Rosario Musmeci, il commissario della Provincia di Sassari, ha dichiarato la sospensione, a partire dal prossimo 9 aprile, del servizio di trasporto e assistenza ai disabili e ha denunciato un fabbisogno immediato di 3,5 milioni di euro (2,7 milioni per la prosecuzione dei servizi garantiti dalla società in house, Multiss, e 800 mila euro per il servizio di assistenza e trasporto ai disabili).

Massimiliano De Seneen (Oristano) ha auspicato il ripristino del fondo unico ai livelli del 2013 e un intervento sulle cosiddette opere delegate, affermando che il bilancio della Provincia di Oristano, a seguito dei tagli, ha una disponibilità di risorse ridotta di 4 milioni di euro, rispetto al 2014, per garantire i medesimi servizi dell’anno precedente.

La commissaria della Provincia Ogliastra, Gabriella Mulas, ha confermato un disavanzo di 3 milioni di euro che comporterà l’interruzione dei servizi della società in house “Nugoro spa”, con conseguenze nelle forniture del carburante per il riscaldamento nelle scuole.

Lo sbilanciamento annunciato dalla Provincia Nuoro supera i 14 milioni e mezzo di euro (corrisponde al prelievo complessivo dello Stato nelle casse dell’ente) e il presidente Costantino Tidu ha affermato di vantare crediti per otto milioni di euro verso la Regione, a fronte di una cassa pari a 2,5 milioni di euro (risorse sufficienti per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti a tempo indeterminato).

La mancanza di fondi per lo sfalcio dell’erba nelle strade di pertinenza (circa 500mila euro) e le conseguenti implicazioni di carattere penale che ne derivano, hanno fatto sì che la commissaria del Medio Campidano, Tiziana Ledda, abbia già comunicato l’intenzione di chiudere al traffico le strade provinciali per “gravi rischi all’incolumità pubblica”.

Meno allarmante la situazione nella Provincia del Sulcis che farà fronte ai 600 mila euro di sbilancio con un taglio alle manutenzioni e ai contributi alle associazioni sportive e culturali. Il commissario Giorgio Sanna ha però preannunciato lo sforamento del patto 2015 e ha avanzato la proposta di una legge regionale che autorizzi gli amministratori delle province sarde a superare i previsti tetti di spesa.

Il patto sarà superato per quasi 13 milioni in provincia di Cagliari: il commissario Franco Sardi ha comunicato
l’approvazione del bilancio dell’ente e ha confermato l’impiego dei lavoratori interinali fino al prossimo 30 agosto, mentre il prossimo 30 aprile cesseranno gli operatori per la mediazione linguistica.

Zero stanziamenti per le strade e le manutenzioni è il dato che dà il quadro della situazione della Provincia Gallura, a un anno dalla tragica alluvione di Olbia. Il commissario Giovanni Carta, che chiuderà il 2015 con uno
sbilancio di 6 milioni di euro e sforerà il patto di stabilità per 3,5 milioni di euro, ha inoltre comunicato la prosecuzione dei servizi con la società “Multiss” solo fino al prossimo giugno.

L’assessore Erriu, nel corso del suo breve intervento, ha definito “improponibile” l’impegno della Regione per far fronte alla crisi finanziaria che investe tutte le amministrazioni provinciali in Italia, ma non ha escluso iniziative per “tamponare” le emergenze denunciate dagli amministratori.

Così Lai: “Il sottosegretario Bressa ha affermato che ci sarà con certezza la riduzione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di Stabilità, per evitare che i sindaci che subentrano debbano trovarsi con bilanci ridotti. Ma l’effetto reale – ha proseguito il senatore – sarà anche sulle risorse disponibili per i servizi. Ho voluto infine segnalare al Governo che, accanto alle garanzie che vengono date già con la legge di stabilità 2015 per la stabilizzazione dei precari delle province assunti da più di tre anni, ci debba essere analoga attenzione per i dipendenti delle società partecipate. In alcune regioni, tra cui la Sardegna, si rischia infatti che vengano licenziati anche dopo anni di anzianità di servizio”.

Sul rischio a Sassari, l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Claudia Firino, fa sapere: “La situazione è sotto controllo, come già più volte dichiarato, ribadisco che nessun studente disabile dovrà rinunciare a neanche un giorno di scuola“.

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