Blitz della Polizia, ieri in Regione. Su ordine della Procura di Cagliari, che ha avviato un‘inchiesta per epidemia colposa (ma i magistrati sono al lavoro anche a Tempio), gli agenti hanno preso i documenti relativi alla riapertura delle discoteche in Sardegna, decisa dal presidente Christian Solinas con l’ordinanza numero 38 dell’11 agosto. Un provvedimento nel quale sono emerse diverse incogruenze, perché da un lato il governatore scrive di aver acquisito il parere del Comitato tecnico, ma dall’altro si fa incaricare dal Consiglio regionale di sentire lo stesso Comitato per decidere se riaprire o meno i locali da ballo (leggi qui l’approfondimento di Sardinia Post). Non solo: il mandato che al capo della Giunta gli assegna l’Assemblea attraverso un ordine del giorno, avviene durante una seduta terminata di notte e alla quale partecipa lo stesso Solinas. Quindi non si capisce il motivo per cui il capo della Giunta sarda non abbia parlato in Aula e spiegato di avere già in tasca il parere degli esperti.
Con l’acquizione dei documenti da parte della Polizia, è evidente che l’inchiesta si sta velocizzando. Al lavoro ci sono il procuratore aggiunto Paolo de Angelis e i pubblici ministeri Maria Virginia Boi, Daniele Caria e Guido Pani. Il fascicolo è stato aperto dopo il programma Report di Rai Tre, che l’altro giorno ha dedicato un approfondimento alla riapertura delle discoteche. Due consiglieri di maggioranza intervistati, Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia, e Giovanni Satta, del Psd’Az, hanno detto che il centrodestra sapeva dell’aumento dei contagi e precisato di aver ricevuto pressioni da proprietari e gestori delle discoteche per riaprirle e salvare almeno un pezzetto di stagione.
Solinas, dal canto suo, non ha mai negato di aver deciso la strategia da adottare sulla ripartenza del turismo in Sardegna anche grazie ai consigli dell’amico Flavio Briatore, proprietario del Billionarie a Porto Cervo, una delle discoteche dove si è registrato un focolaio di Covid. Lo stesso imprenditore piemontese si è ammalato. Insomma, tanti tasselli di uno stesso mosaico che la Procura di Cagliari vuol mettere in ordine. Di qui l’acquisizione dei documenti.
Anche perché il giallo continua sul parere degli esperti. Ieri il quotidiano La Repubblica ha dato notizia di una mail datata 6 agosto e nella quale si bocciava la riapertura delle discoteche. Ma nel pomeriggio è arrivata la precisazione della Regione che ha spiegato: “Il Comitato si era espresso non sull’ordinanza ma sulla bozza di linee guida mai adottate sul settore delle discoteche“. Esiste quindi un buco di cinque giorni, dal 6 agosto al giorno 11 in cui c’è stata la firma dell’ordinanza 38. Rispetto a quel lasso di tempo vannop ricostruiti tutti i contatti tra Solinas e il Comitato tecnico, di cui fanno parte l’infettivologo Stefano Vella, il genetista Francesco Cucca, il virologo Pietro Cappuccinelli e l’epidemiologo Giovanni Sotgiu.