Sino a oggi chi voleva sposarsi a Quartu Sant’Elena poteva scegliere tra tre location istituzionali: la sala consiliare, la sala Giunta nel Palazzo Municipale di via Porcu e la Sala Affreschi dell’Ex convento dei cappuccini di via Brigata Sassari. Invece col nuovo regolamento su matrimoni e unioni civili approvato dalla Giunta guidata da Stefano Delunas l’Esecutivo si è impegnato a trovare luoghi alternativi dove celebrare le nozze.
Esiste già una prima lista di possibili siti, come la spiaggia del Poetto (litorale di Quartu) ma anche il Nuraghe
Diana, “per il quale però sarà prima necessario avere il parere della Sovrintendenza”, si legge in una nota diffusa dal Comune. E poi ci sono “le case campidanesi, così caratteristiche e così tipiche in città”, spiegano ancora dal Municipio.
“Abbiamo davvero tanti luoghi da valorizzare, siti in grado non solo di suggellare la giornata degli sposi, ma anche di assicurare un beneficio economico alla nostra comunità – osserva il primo cittadino -. La novità garantirà infatti nuovi introiti per le casse comunali e quindi sarà d’aiuto per la realizzazione di nuovi servizi per la popolazione. Con questa delibera – spiega Delunas – allarghiamo il ventaglio delle soluzioni ai quartesi stessi e a tutti i turisti che cercano una location d’eccezione per suggellare la propria unione”. Adesso il regolamento approvato dalla Giunta deve passare in commissione Turismo e poi ottenere il via libwera dell’Aula. Quindi la Giunta stilerà il tariffario.
“Abbiamo fatto un altro passo avanti per l’attuazione del programma di mandato del Sindaco – commenta l’assessore agli Affari Generali, Riccardo Saldì -. L’evoluzione della società comporta l’esigenza di celebrare matrimoni anche al di fuori della casa comunale. Con l’approvazione di questo regolamento Quartu va quindi incontro all’evolversi dei costumi”.