Il Consiglio regionale stoppa la norma ‘salva comandante’, salviniani sardi costretti alla retromarcia. È questo il piatto forte della seduta odierna. In discussione c’era un emendamento inserito nel dl 107 sui maxi staff e ribattezzato ‘salva comandante’. La strategia del Carroccio puntava a modificare la legge regionale 31/1998 sull’organizzazione degli uffici proponendo che i procedimenti disciplinari del Corpo forestale non venissero esaminati dalla direzione generale dell’assessorato al Personale, ma dal Corpo stesso.
Da giugno del 2018, su nomina del centrosinistra, il comandante è Antonio Casula, massimo dirigente che era presente a Sardara e per aver partecipato al banchetto si è beccato un avviso di garanzia per omissione d’atti d’ufficio, come nell’ipotesi di reato formulata dal pm Giangiacomo Pilia. Questo perché in Sardegna anche al Corpo forestale è delegato il controllo delle norme anti-Covid. In teoria Casula avrebbe dovuto sanzionare tutti i presenti al pranzo alle terme, dal momento che l’Isola era in zona arancione e quindi nel locale di Sardara si sarebbe potuti sedere solo gli ospiti nella struttura. Il comandante, invece, si è accomodato a tavola e sebbene abbia “mangiato solo un pezzetto di pane”, non ha esercitato le sue funzioni, ha stabilito la Procura di Cagliari. Tant’è: la dg del Personale, Silvia Cocco, anche contro Casula ha aperto un procedimento disciplinare che la Lega avrebbe voluto affidare ad altri uffici.
Insomma, sebbene il comandante Casula sia in sella al Corpo forestale per volontà del Pd, le sue sorti adesso stanno a cuore ai leghisti, attraverso un ragionamento di certo un po’ strano, visto che la Cocco è la Dg di Valeria Satta, l’assessora salviniana del Personale. Ma l’emendamento è finito in minoranza all’interno della coalizione sarda di centrodestra e la Lega lo ha dovuto ritirare. Il primo firmatario è stato Pierluigi Saiu, ma l’ha sottoscritto l’intero gruppo dell’Aula. Ovvero Dario Giagoni, Michele Ennas, Ignazio Manca, Annalisa Mele e Andrea Piras.
In buona sostanza i salviniani sardi chiedevano che sulle eventuali violazioni di Casula al Codice di comportamento previsto in Regione (qui l’approfondimento di Sardinia Post) le valutassero i sottoposti di Casula. In Consiglio regionale la strategia della Lega è stata bollata come “ridicola” dai Progressisti, attraverso il fondatore Massimo Zedda e il capogruppo Francesco Agus, ma anche dalla leader degli M5s, Desiré Manca. Proprio sulla spinta della minoranza il centrodestra ha imposto la retromarcia alla Lega. Zedda e Agus hanno parlato di “assurdità” nell’attivazione di “procedimenti disciplinari autogestiti”.
Alla fine succederà che le eventuali violazioni di Casula al Codice di comportamento della Regione saranno esaminate dalla Dg Cocco e non dal Corpo forestale. Tutto resta uguale. Di sicuro l’emendamento ‘salva comandante’ fa la stessa fine di quello proposto per un altro Dg presente a Sardara e ugualmente indagato, ovvero Giuliano Patteri, direttore generale facenti funzioni di Forestas. Nel suo caso il centrodestra voleva prorogare l’incarico oltre i 90 giorni previsti per legge. Ma la norma, cara al Psd’Az di Christian Solinas, non è passata perché i Progressisti sono riusciti a portarsi dalla loro parte anche pezzi di maggioranza. (al. car.)