‘Non bruciamoci il futuro’ a Murgia: “Bene sull’ambiente, ma più attenzione alle energie pulite”

Massima attenzione sui progetti che possono rischiare di mettere a rischio l’ambiente: non basta prevedere un referendum legato a una soglia di investimento perché si può aggirare l’ostacolo con piani “spezzatino”. È una delle precisazioni del coordinamento “Non bruciamoci il futuro” (Nbc) alla risposta delle candidata di Sardegna possibile, Michela Murgia, alla lettera-appello inviata ai sei aspiranti governatori. Il giudizio per il Murgia-programma è, comunque, positivo: “Valutiamo fattibile il percorso delineato”. Apprezzate dagli ambientalisti le dichiarazioni di impegno sul versante energetico e della gestione dei rifiuti con l’abbandono definitivo e totale del ricorso ai combustibili fossili e ai processi di combustione e la sospensione di tutte le procedure di autorizzazione per nuovi impianti e per il potenziamento di quelli esistenti. Dagli ecologisti arriva, comunque, un invito ad approfondire il tema (menzionato per le sei micro aree sperimentali) dello sviluppo del fotovoltaico domestico, del solare termico e del mini eolico come forma di generazione distribuita a favore delle famiglie delle piccole comunità e delle piccole e medie imprese. Coordinamento scettico sulla possibilità di prevedere, anche se solo per un periodo limitato, sul ricorso all’importazione di metano liquido. “Le scelte strategiche – spiega Non bruciamoci il futuro – per la fase di transizione verso nuovi assetti industriali non possono privilegiare i sistemi di produzione energetica a combustione, quali il ricorso al metano liquido, che si dice di voler abbandonare definitivamente, e non solo per un irrinunciabile atteggiamento di coerenza, ma anche in considerazione del fatto che gli investimenti nel settore energetico comportano costi elevati e tempi di ammortamento lunghi, non compatibili con una fase di transizione che dovrebbe durare pochi anni”.