“Come abbiamo detto più volte, a noi interessa che il cantiere di La Maddalena sia tra i primissimi da sbloccare in Italia. Il G7 era stato presentato come un’opportunità per raggiungere l’obiettivo, ma non è certo l’unica”. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, commenta così la decisione di Matteo Renzi di fare in Sicilia il G7 del 2017, come lo stesso premier ha annunciato ieri attraverso la sua e-news scatenando prima la contrarietà del senatore Pd, Silvio Lai (leggi qui) e poi quella del consigliere regionale maddalenino, Pierfranco Zanchetta.
Pigliaru ha scritto: “Il Governo ha cominciato già qualche settimana fa a mantenere gli impegni presi con noi: 15 milioni per il recupero edilizio nell’ex Arsenale sono un primo importante passo” deciso dall’Esecutivo nazionale attraverso le risorse del pacchetto finanziario “Un miliardo per la Cultura”. Quindi il secondo passaggio del governatore: “Altre risorse arriveranno a breve. Ma sappiamo pure che il piano di sviluppo dell’Isola deve essere portato avanti rapidamente e, per farlo, è necessario trovare un modo che garantisca certezza di tempi. Pertanto crediamo indispensabile candidare La Maddalena a un importante evento internazionale. Come abbiamo detto e dimostrato, c’è solo l’imbarazzo della scelta”.
Di parere opposto Zanchetta. “Il G7 in Sicilia – ha scritto su Facebook l’esponente dell’Upc – è la dimostrazione di un Governo inaffidabile e di una Regione supina e credulona che subisce, senza colpo ferire, le prese per i fondelli. È vergognoso che lo Stato, responsabile del disastro di La Maddalena in occasione del mancato G8 del 2009, se ne stia lavando ancora le mani scaricando sul Comune le bonifiche che, a questo punto, non verranno mai fatte. Alla fine dovrà essere la Regione ad avviare un processo virtuoso: mi auguro che sia così perché ormai delle promesse del Governo sono pieni i fondali”.