Murgia: “Scorrettezze dalla Barracciu”. Lei replica: “Studino il regolamento”

A meno di una settimana dalle primarie del centrosinistra, duro attacco del candidato indipendente Andrea Murgia a Francesca Barracciu. Il tema è la propaganda elettorale: la Barracciu (che Murgia non nomina mai) è accusata di aver “inondato” Cagliari di manifesti e di aver così violato il codice etico delle Primarie.

Ecco la nota diffusa da Murgia: “C’è chi, tra i candidati, dichiara di agire sempre “alla luce del sole” ma poi è smentita dai cronisti che svelano i dettagli della sua partecipazione a incontri “segreti”. C’è chi, alla luce del sole, viola le regole che sottostanno alle primarie inondando la città di manifesti e facendosi pubblicità sui banner di alcuni siti internet. Sono comportamenti di cui siamo tutti molto stanchi. Oggi, a Cagliari, è sotto gli occhi di tutti la riprova di una differenza essenziale. Il rispetto delle regole è il presupposto del nostro progetto, ed evidentemente è uno dei punti che maggiormente ci differenzia da chi non si mette scrupoli a violare palesemente e con sfrontatezza il codice etico delle primarie. La correttezza e una nuova sobrietà della politica è un punto fondamentale del nostro programma di governo. I sardi aspettano risposte ai loro problemi e non meritano ulteriori segnali di decadimento e scorrettezza. Quando domenica vinceremo le primarie cambieremo tutto questo e ridaremo alla politica sarda il senso di sobrietà che in questi anni si è smarrito”.

Ma lo staff della Barracciu spedisce al mittente le accuse. “Sorprende il livello bassissimo degli attacchi che alcuni candidati alle primarie hanno messo a punto in relazione alle affissioni curate nelle città della Sardegna per le primarie del centrosinistra. Uno in particolare svela con le sue accuse un nervosismo decisamente fuori luogo e strumentale, per recuperare un minimo di visibilità”, si legge in una nota. “Con metodi e linguaggio paragrillini e paraberlusconiani agitano scorrettezze che non ci sono, considerato che il regolamento – e non il codice etico cui fanno erroneamente riferimento e che farebbero bene a studiare – ammette tra l’altro per i candidati la possibilità di promuovere le iniziative. E in virtù di questa possibilità e per utilizzare al meglio le limitate risorse finanziarie disponibili abbiamo pensato a questa modalità per promuovere l’iniziativa del 29 di settembre, che non è solo di Francesca Barracciu ma di tutti i candidati. Che, se avessero letto bene quei manifesti, avrebbero facilmente verificato che non si tratta dell’invito per andare a votare Francesca Barracciu, ma per andare a votare alle primarie del 29 di settembre e si tratta semmai di un messaggio che richiama l’attenzione dei cittadini all’importanza della partecipazione e che va a vantaggio di tutti i candidati. Sarebbe stato più opportuno non formulare accuse ma semmai un ringraziamento. Qualora ritenessero di dover insistere, naturalmente è data loro la possibilità di ricorso al Collegio dei Garanti”.

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