Nessun finale a sopresa: la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale si è mossa in maniera compatta e ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del presidente della Regione, Christian Solinas, con 34 voti contrari, 19 favorevoli e un astenuto. Il documento presentato dai gruppi di opposizioni aveva l’obiettivo di sollevare la questione dell‘emergenza sanitaria e portare il dibattito in una sede istituzionale. Al centro della mozione di sfiducia c’era soprattutto la riapertura delle discoteche, decisa dalla Regione l’11 agosto e poi chiuse di nuovo il 16 con Dpcm del Governo. Se è vero che Solinas non ha ricevuto la spallata, lo è altrettanto il fatto che il presidente della Regione è finito nel vortice di tantissime critiche da parte dell’opposizione, in assetto da battaglia.
Numerosi gli attacchi, tra cui quello del consigliere del Movimento 5 stelle, Michele Ciusa, primo firmatario della mozione che ha posto una serie di interrogativi al presidente Solinas: “Perché l’11 agosto ha aperto i locali da ballo? C’era da soddisfare qualche interesse personale a discapito della salute dei sardi? Il Comitato tecnico scientifico ha dato sì o no un parere in merito?. Lei – ha aggiunto rivolto al governatore presente in Aula – non ha mai risposto ad alcuna domanda e sembra che abbia qualcosa da nascondere. Il Comitato tecnico scientifico ha risposto per lei in diverse occasioni, c’è chi si è dimesso lasciando un segno inequivocabile, e chi successivamente ha detto che il Cts era contrario all’apertura delle discoteche”. E ancora: “il 6 agosto il Cts ha rilasciato un parere negativo ma lei ha detto di non saperne nulla. Come è possibile?”
Dure anche le parole dell’esponente dei Progressisti, Massimo Zedda che ha accusato Solinas di “provaremolto fastidio per il confronto, trova scomoda la verità”. Poi ha rincarato la dose convinto che “il tema sia se esiste trasparenza nella Regione: per ottenere un documento e scoprire che non c’è, il parere del comitato tecnico scientifico, ci sono volute richieste di accesso agli atti, trasmissioni televisive, due inchieste della Procura”.
Dalla maggioranza di centrodestra sono stati numerosi gli interventi. Alla fine del dibattito, il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, ha accusato l’opposizione di “squallida demagogia”. L’esponente sardista, dopo aver elencato le azioni messe in campo dalla Giunta, ha puntato il dito sui detrattori del presidente Solinas: “C’e’ da augurarsi che l’opposizione si dimostri in grado di poter esprimere qualcosa di più costruttivo nel dibattito e nella elaborazione dei provvedimenti legislativi, rispetto allo squallido teatrino offerto ai sardi, che ha squalificato l’intero Consiglio Regionale”.
È intervenuto anche il governatore durante il dibattito e ha parlato per la prima volta del caso delle discoteche: “Uno spettacolo indecoroso, una strumentalizzazione senza precedenti che incurante del danno di immagine alla Sardegna ha usato la pandemia per cercare di dare una spallata politica alla mia persona. È talmente vergognoso questo atteggiamento, soprattutto da chi ha cercato di rappresentare la figura di un presidente di una maggioranza di lazzaroni fuori dalle regole, di mentitori seriali che ingannano il popolo sardo, ma come vi permettete?”.