Michela Murgia: “Basta trivelle, subito un’agenzia sarda per l’energia”

Un’agenzia sarda per l’energia e una legge regionale sul riordino della gestione energetica in Sardegna in vista del nuovo Piano regionale basato su un punto fermo: l’abbandono graduale e totale dell’uso delle fonti fossili nell’Isola. E no a trivellazioni o metanodotti. Sono alcune delle risposte di Michela Murgia, candidata presidente con Sardegna possibile alle prossime elezioni, alle richieste del coordinamento “Non bruciamoci il futuro” agli aspiranti governatori. Sì, ma allora quale energia? Il piano di Sardegna possibile prevede una fase di transizione con il ricorso al solare termodinamico e all’idroelettrico. Non viene escluso, sempre solo nella fase di passaggio, il ricorso all’importazione di metano liquido via nave, e il trattamento attraverso rigassificatori nei porti, e quindi l’uso del gas per la produzione di energia elettrica o per il “reforming”.

Ma a condizione, ad esempio, che siano esclusi investimenti per la costruzione di metanodotti o altre infrastrutture fisse per il trasporto del gas verso la Sardegna o dentro la Sardegna stessa e attività di ricerca ed estrazione del gas dal sottosuolo sardo, acque territoriali comprese. Il Piano propone l’immediato avvio di sei micromodelli sperimentali in aree limitate, sei piccoli comuni, che realizzino un sistema basato esclusivamente sulla microgenerazione distribuita da fonti rinnovabili (microidroelettrico, solare termico e fotovoltaico, microeolico, biogas per le aziende zootecniche) che escluda da subito il ricorso alle fonti fossili. Il programma prevede inoltre la mappatura e la quantificazione dell’inquinamento chimico, elettromagnetico, atmosferico per pianificare e avviare le necessarie bonifiche dei siti industriali e militari dismessi attraverso l’azione coordinata degli istituti di ricerca, delle aziende locali e degli interventi europei. Sui rifiuti regole molte chiare: massima riduzione possibile del residuo non riciclabile e crescita della percentuale di raccolta differenziata.

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