Manifestazione dei Riformatori contro l’Anas: “Diamo lo sfratto all’azienda”

“Le dimissioni di Ciucci non cancellano gli inciuci dell’Anas ai danni dei sardi, è ora di dare all’Anas l’avviso di sfratto“, così il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, e il capogruppo in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, non usano mezzi termini per ribadire che è giunto il momento di cacciare l’Anas e mettere le strade sarde sotto il controllo della Regione. Protesta questa mattina sul ciglio della Statale 131, scelta come simbolo della disattenzione dell’Anas per la viabilità sarda, vicino al bivio per Uras, Laconi e Morgongiori. In contemporanea si sono svolti altri 14 presìdi. Assieme a loro a sostenere lo striscione blu con la scritta a caratteri cubitali “Fuori l’Anas dalla Sardegna” anche sindaci, amministratori, imprenditori e cittadini dei paesi vicini. “Visti gli imbrogli, i ritardi, le inefficienze e i disastri che hanno segnato la gestione dell’Anas in questi ultimi anni, ora è davvero giunto il momento che l’Anas smetta finalmente di dettare legge in Sardegna con i soldi dei sardi”, ha commentato Dedoni.

“Sono dieci anni che chiediamo la regionalizzazione. Le condizioni della 131, della 554 e di tante altre strade statali dimostrano che avevamo visto bene, siamo stanchi di una Giunta regionale che condivide le ragioni dei sardi solo a chiacchiere. Servono meno proclami e più fatti”, ha rincarato Cossa. La manifestazione si è svolta nella massima tranquillità sotto il controllo di Polizia stradale, Carabinieri e Digos. Analoghe iniziative si sono svolte con le stesse modalità in altri 14 punti critici della rete viaria statale nell’Isola e in particolare vicino a Sestu, Losa e Scala di Giocca ancora sulla 131, a Monserrato e Selargius sulla 554, a Capoterra sulla 195, a Iglesias sulla 130, a Barisardo sulla 125, a Galtellì sulla 129, a Berchidda sulla 597 e alla Cantoniera di Rudas sulla Alghero-Sassari.

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