M5S, unità in extremis. Mission (impossible?) da Grillo

Il primo obiettivo è raggiunto: i grillini  a Riola Sardo ritrovano l’unità, una faticosissima unità, a conclusione dell’assemblea convocata per convincere Beppe Grillo a concere l’uso del simbolo per partecipare alle Regionali del 16 febbraio.

Nella riunione si sono confrontati i due gruppi in guerra: quello cosiddetto “di Tramatza” e il meetup di Olbia, i cui scontri in questi mesi avrebbero avuto un peso determinante nella decisione del capo supremo di negare l’uso del simbolo. Alla fine dell’assemblea, è stata elaborata una lista unitaria di candidati e si sono individuati anche due nomi per la carica di governatore, uno per parte: l’algherese Alessandro Polese, indicato dai tramatzini, e il sassarese Ettore Licheri, sostenuto dagli olbiesi. Ma il fatto più rilevante è che, chiuso l’incontro, una delegazione – e della quale farebbero parte anche alcuni parlamentari – ha cominciato a organizzarsi per raggiungere, tra stasera e domattina, Milano. Per poi incontrare Beppe Grillo.

Al leader, i sardi porteranno il risultato del vertice di Riola, cioè la lista unitaria, e diranno quindi che il richiesto accordo tra fazioni, condizione base per partecipare alle Regionali, è stato raggiunto. In buona sostanza, a Grillo si farà presente che vengono meno le ragioni per le quali fino a ora ha negato l’utilizzo del simbolo.

Quanto alle candidature a governatore, la delegazione isolana ha intenzione di presentare a Grillo i due nomi con l’invito di indicarne uno. In caso contrario (e l’ipotesi è stata seriamente presa in considerazione nel corso dell’assemblea di Riola), la scelta potrebbe avvenire attraverso un sorteggio.

Quanto alla possibilità che la “spedizione” sortisca l’effetto di modificare le decisioni del leader, non c’è molto ottimismo.

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