Lotta agli incendi privatizzata, Solinas si arrende dopo le proteste: “Ritiro il bando”

Christian Solinas accerchiato non ha retto alle proteste, anche perché gridava vendetta la privatizzazione di una parte della lotta agli incendi in una regione come la Sardegna che “ha un numero elevato di forestali, una quota tra le più alte d’Italia”, aveva detto i giorni scorsi il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, quando ha sollevato il caso. Tanto che oggi il governatore ha annunciato il ritiro della gara.

“Accogliendo le osservazioni che sono arrivate dal mondo del volontariato, ho deciso, in accordo con l’Assessore regionale della Difesa dell’ambiente (Gianni Lampis), di valutare la revoca e la rimodulazione del bando per il servizio del pattugliamento stradale nell’ambito della Campagna antincendi”. Materialmente sono stati gli uffici della Protezione civile, per competenza amministrativa, a gestire la gara da 1,9 milioni di euro.

Dopo la levata di scudi di Agus, i barracelli dell’Isola hanno preso posizione annunciando uno scopero a oltranza. A loro si sono poi uniti i sindaci del Coros, l’Unione dei Comuni nel Sassarese. Solinas ha promesso che sottoporrà “un nuovo testo al Consiglio regionale”. Quindi “una volta approvato in tempi brevissimi, come assicurato dal presidente Pais” si consentirà “l’affidamento” del servizio di pattugliamento “alle associazioni di volontariato e alle compagnie barracellari. Scelta che, ovviamente, comporterà una piena responsabilizzazione delle stezsse associazioni che dovranno garantire un servizio fondamentale”.

Ancora Solinas: “Il ruolo dei nostri volontari, in ogni ambito della Protezione civile, e in modo particolare nel servizio antincendio, è prezioso e sempre al centro dell’attenzione della Giunta”. Poi, senza precisare con chi ce l’abbia di preciso, il presidente ha parlato di “grave comportamento” da parte “di chi cerca di strumentalizzare problemi così urgenti e drammatici in chiave di polemica politica, arrivando ad ipotizzare addirittura una sorta di sciopero dei volontari, creando un’ingombrante contraddizione nel ruolo stesso del volontariato, che deve essere soprattutto impegno e dedizione verso la comunità, in particolare nelle situazioni di crisi, come la lotta contro gli incendi”.

Sulla querelle è intervenuto pure Lampis che nega l’esternalizzazione del servizio che invece era scritto nel bando che lo stesso assessore ha concordato di ritirare. “Ribadisco che non sussisteva alcuna volontà di privatizzare il servizio del pattugliamento stradale – ha aggiunto Lampis -. Piuttosto si voleva non pregiudicare l’attività delle associazioni con un ulteriore servizio, aggiuntivo a quello che sono già impegnate a garantire attraverso i loro Piani operativi antincendio. Soprattutto alla luce delle numerose richieste, da loro avanzate in questi anni, in relazione alla scarsa disponibilità di mezzi adeguati. Infine, mi preme ricordare la costante disponibilità al dialogo con il mondo del volontariato da parte della Regione e della Protezione civile che non deve venire a mancare soprattutto in occasioni di gravi emergenze per la nostra Isola”.

Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ha a sua volta confermato il suo impegno a portare il nuovo testo in Aula in tempi “talmente brevi da consentire una rapida soluzione all’attivazione del servizio di pattugliamento stradale”.

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