Lingua sarda: appello a Pigliaru per ripristinare le trasmissioni Rai in limba

Il Coordinamento pro su Sardu Ufitziale (Csu) ha deciso di scrive una lettera “in limba” al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, chiedendo un intervento per ripristinare l’uso del sardo in Rai e più in generale per una svolta sulla politica linguistica.

“Il Csu esprime la sua più grande preoccupazione per la situazione di stasi e immobilismo che caratterizza la politica linguistica regionale. Negli ultimi mesi – sottolinea – la situazione si è aggravata con la scomparsa della lingua sarda dalla programmazione della sede Rai regionale. Da oltre 60 giorni le trasmissioni radiofoniche in sardo si sono interrotte, mentre la politica fa finta di niente”.

Per il Coordinamento “si tratta di un grave danno al prestigio della lingua sarda e alla sua diffusione che rende la vicenda incomprensibile per chi ha a cuore le sorti dell’idioma proprio della Sardegna”. La richiesta a Pigliaru è perentoria: “Occorre un intervento immediato e deciso per sanare questa incresciosa e contraddittoria situazione che si è venuta a creare. Il governo regionale, a parere del Csu, dovrà dare segnali di vita urgentemente, o i danni causati in questi sedici mesi, dopo dieci anni di duro e proficuo lavoro a sinistra come a destra, saranno irreparabili”.

Non solo questione Rai: il Csu denuncia “l’insufficiente dotazione delle politiche linguistiche (pari allo 0,025% del totale del bilancio regionale), l’interruzione dell’insegnamento del sardo curricolare a scuola (legge 3/2009), l’accorpamento e il declassamento del servizio lingua sarda regionale, la non scrittura del Piano Triennale della Lingua Sarda ormai scaduto da due anni, la non convocazione dell’Osservatorio, l’assenza della lingua nel progetto Iscol@”.

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