“C’è bisogno di rifondare il centrodestra con la necessità di evitare la subalternità alla sinistra e allo stesso tempo guardare oltre Berlusconi”. Così l’ex ministro Giorgia Meloni a margine della presentazione a Cagliari del progetto Officina d’Italia lanciato da Fratelli d’Italia. “Deve essere un luogo di sintesi – ha spiegato – e non di etichette e posizionamento. Un manifesto per avviare una seconda fase di Forza Italia”. “Noi sosteniamo politiche di centrodestra: siamo coerenti bipolaristi, non ci piacciono questi tentativi di governare a tutti i costi. Curiosamente non è stata calendarizzata ancora la modifica della legge elettorale. Siamo per l’alternanza, ma ci deve essere una seria governabilità”.
L’ex ministro ha commentato anche i fondi pubblici: “C’è stata in tutta Italia una gestione troppo allegra. Ma bisogna distinguere tra chi quei soldi li usa per fare politica, organizzando convegni o stampando materiale, e chi li utilizza per il proprio tornaconto”. “Non vorrei – ha aggiunto la leader di FdI – che con l’abolizione dei fondi pubblici ci ritrovassimo alle prese con una deriva di tipo americano. Come le aziende che sostengono partiti e candidato. Io sogno, invece, un Parlamento di gente libera”.
E sulla spaccatura del centrodestra, la Meloni e Fratelli d’Italia guardano con freddezza alla corsa alle elezioni regionali del 2014 dopo la discesa in campo dell’ex Pdl Mauro Pili con il suo movimento Unidos, spina nel fianco del governatore uscente Ugo Cappellacci già candidato ufficiale del Popolo delle Libertà. “Non ci interessano le spinte indipendentiste – spiega Giorgia Meloni- Il nostro nome parla chiaro. Fratelli d’Italia è dentro il centrodestra: naturalmente si dovrà parlare di contenuti, i nomi vengono dopo”. Nel suo appuntamento cagliaritano la leader di Fdi era accompagnata da Antonello Liori, assessore regionale dell’Industria ed esponente di spicco del partito in Sardegna.