L’eurodeputata del M5S Giulia Moi questo pomeriggio ha voluto fare un blitz nelle discariche del Sulcis, “accogliendo le tante richieste dei cittadini del posto”, per rendersi conto di persona dello stato ambientale in cui versa il territorio. In realtà l’eurodeputata il Sulcis lo conosce già avendo visitato più volte i siti che “presentano delle criticità”, come definisce i siti che accolgono le discariche. La visita odierna segue l’interpellanza che l’onorevole europeo ha presentato alla Commissione Europea il 29 gennaio 2015 per chiedere “controlli specifici da parte di enti esterni” per quanto riguarda le discariche della Carbosulcis, di Genna Luas della Portovesme Srl e quella dei fanghi rossi dell’Eurallumina, tutte autorizzate dalla Regione per l’incremento delle loro capacità di stoccaggio.
Giulia Moi si è recata dapprima alla discarica di Genna Luas, la cui visita gli è stata impedita dal personale di sorveglianza. “Non ci fidiamo dei risultati delle analisi – ha esordito – per l’enorme corruzione presente in campo politico. Se occorrerà finanzierò personalmente le analisi delle acque e dei terreni per confutare i risultati che ci vengono presentati dagli enti preposti. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere aiuto all’UE”. La deputata ha poi ricordato come “la Commissione Europea ha fortemente criticato la Regione Sardegna per come sono stati spesi 100 milioni di fondi comunitari (fondi Por) del periodo 2000-2006, fondi oggetto di verifica per il loro assestamento nel bilancio regionale da parte del M5S. Nonostante le critiche europee, aggiunge, i fondi sono stati nuovamente finanziati”. “Siamo di fronte a un vero e proprio disastro ambientale dove le colture agricole e gli allevamenti vengono vietati con le ordinanze comunali, tutto ciò mentre gli enti preposti, ASL, ARPAS, etc. certificano che tutto è nella norma. Inoltre, aggiunge ancora l’eurodeputata, stiamo assistendo ad un aumento enorme di patologie tumorali superiore del 60% rispetto al resto dell’Italia”. Dopo il blitz a Genna Luas Giulia Moi si è recata alla Carbosulcis per visionare la discarica dei gessi dell’Enel dove, in questo caso, gli è stato concesso l’ingresso. Domani l’eurodeputata andrà a visitare la discarica di Furtei e il bacino al cianuro e poi andrà a Cabras dove esistono altre situazioni di “criticità”.
Carlo Martinelli