Legge elettorale, Ganau: “Non ci sono le condizioni politiche per cambiarla”

“Ho preso atto che non ci sono le condizioni politiche per portare avanti una modifica dell’attuale legge elettorale“. Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, lo dice all’inizio della conferenza convocata alle 17,30 al sesto piano del palazzo di via Roma. E le sue sono parole che sorprendono, perché fino alla tarda mattina sembrava che tra le forze politiche dell’assemblea regionale ci fosse convergenza sulla revisione del testo normativo. E anzi: la chiamata dei giornalisti pareva funzionale a illustrare la proposta di legge che il capo dell’Aula ha scritto insieme agli uffici. Invece il testo normativo che Ganau ha presentato alle 15,30 non ha incontrato il parere unanime dei  capigruppo: c’è stato un polemico abbandono dei lavori, si è saputo dopo la conferenza di Ganau, da parte di Gianfranco Congiu, leader in Aula del Partito dei sardi (Pds).

Parlare di crisi politica è forse esagerato. Ma di sicuro si apre una nuova crepa nella maggioranza che governa la Regione. E il presidente usa toni anche duri per sintetizzare l’epilogo inatteso. “Il Consiglio regionale – osserva – ha perso un’occasione, l’ultima a disposizione per modificare una pessima legge elettorale, non garantista della volontà popolare”.

Il presidente è visibilmente rammaricato, ma non cita mai né Congiu né il Partito dei sardi. “Oggi – racconta – ho sottoposto una proposta di legge all’attenzione dei capigruppo, perché da loro avevo ricevuto un mandato chiarissimo a riguardo. Ma non essendoci le condizioni politiche per confrontarsi, ho ritirato il resto normativo”. Ganau sottolinea ancora: “Non credo che il Consiglio abbia il tempo di avanzare nuove proposte, non ci sono certamente i tempi per elaborare ulteriori modifiche perché siamo di fronte ad una legge elettorale che potrebbe essere sottoposta a referendum confermativo, così come previsto dall’articolo 15 del nostro Statuto. Il risultato è che si andrà a votare con l’attuale legge elettorale con tutti i limiti che sono stati più volte denunciati”.

In questa legislatura, Ganau aveva in più occasioni evidenziato il caso di Michele Murgia, per esempio, con la scrittrice che da candidata governatrice di Sardegna Possibile superò il 10 per cento alle Regionali del 2014, ma è rimasta fuori dall’assemblea perché le liste alleate non raggiunsero questa soglia. “La proposta avanzata dal massimo rappresentante dell’Assemblea sarda – è scritto in un comunicato diffuso dopo la conferenza dall’Ufficio stampa di Ganau – rispondeva in particolare alle esigenze di rappresentatività politica e democraticità più volte sottolineate dalle diverse forze politiche e dalla stessa società civile”.

Per scongiurare un eventuale caso ‘Murgia bis’, la proposta del presidente prevedeva per le coalizioni uno sbarramento all’8 per cento anziché al 10. Quanto alle liste singole in corsa con un proprio candidato governatore, la soglia minima di voti veniva ridotto dal 5 al 3 per cento. Ancora: nel testo di Ganau è stata fissata l’introduzione di uno sbarramento all’interno delle coalizioni, pari al 2 per cento, per evitare i ricorsi che nella legislatura in corso hanno fatto cambiare più volte la composizione dell’Aula. Infine la riduzione del premio di maggioranza che con la legge attuale scatta con una prima soglia, pari al 55 per cento dei seggi, in caso di consenso tra il 25 e il 40 per cento, mentre nella proposta Ganau era stabilito un tetto maggiore di voti, tra il 35 e il 45 per cento, adeguandolo in qualche modo al contesto politico attuale, tripolare, visto l’innesto dei Cinque Stelle.

Ma adesso tutto si è fermato. Il testo del presidente finisce nel cassetto. Resta solo da capire se la durezza della posizione espressa da Ganau induca i partiti del Consiglio a un ripensamento, facendo quadrato intorno al proposta del presidente, se realmente è solo il Pds a essere contrario alla modifica della legge elettorale. Alle 19,40 Sardinia Post ha contattato telefonicamente Congiu. Ma il telefono del capogruppo degli indipendentisti è risultato spento.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share