Le scuole sarde cadono a pezzi ma finanziamo la ‘Congregazione per l’educazione cattolica’

Nell’anno del Signore 2013, tra dimissioni ed elezioni papali,  la giunta regionale sarda è rimasta folgorata sulla via della Finanziaria. A leggere tra le righe del “Disegno di legge concernente le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione” infatti si scoprono diverse cose, prima fra tutte la propensione dell’esecutivo guidato da Ugo Cappellacci a essere straordinariamente generoso verso istituzioni, associazioni e iniziative religiose.

Per il 2013 ad esempio, il documento finanziario garantisce 150mila euro a tale “Istituto euromediterraneo Tempio-Ampurias”. E che sarà mai? Basta una semplice ricerca per capire che si parla, per esteso, dell’”Istituto superiore scienze religiose euromediterraneo”, ente di diretta emanazione della Congregazione per l’educazione cattolica finalizzato “alla formazione teologica per una consapevole e attiva partecipazione ai compiti di evangelizzazione e di animazione della cultura – si legge nell’annuario accademico 2012/2013 – favorendo l’assunzione di compiti professionali nella vita ecclesiale e nell’animazione culturale e cristiana della società”.

E la Regione che ci azzecca? Chissà, ma evidentemente tutti, o quasi, sono d’accordo. Visto che nel 2007 anche la Finanziaria della giunta di centrosinistra presieduta da Renato Soru optò per un finanziamento all’istituto tempiese. Come precisato dall’allora assessore con interim alla Pubblica istruzione Carlo Mannoni (vedi sotto), il finanziamento entrò in Finanziaria di ‘straforo’, grazie ad un emendamento trasversale e contro il parere dello stesso Mannoni. Ciò non toglie, peraltro, che anche il centrosinistra sembri parecchio affezionato agli emolumenti in favore della Chiesa cattolica. Nello specifico, va detto che la Finanziaria 2013 ha diminuito i fondi già previsti in precedenza: per il 2013 si è scesi da 300mila ai 150mila già citati, per il 2014 si sale però a 240mila (preventivati 300mila) e infine nel 2015 a Tempio arriveranno 210mila euro contro i soliti 300mila già fissati anni fa. Almeno, come precisano i documenti sul sito ufficiale, l’ente ha ottenuto “l’erezione ufficiale a istituto superiore” nel 2007 direttamente dalla Santa Sede.

Gridano comunque vittoria la facoltà teologica della Sardegna e il seminario arcivescovile di Cagliari, che nell’anno in corso otterranno 100mila euro di contributi. E si parla di noccioline rispetto ai 15 milioni che arriveranno dritti dritti nelle casse delle scuole dell’infanzia non statali – per la maggior parte religiose – nel solo 2013. Anche qui, in verità, è passata la mannaia della giunta Cappellacci: nel 2012 i milioni arrivati nelle casse degli ex asili nido sono stati ben 22. Alla faccia delle difficoltà economiche degli asili statali, che in molti casi chiedono ai genitori di munire i figli anche di carta igienica, visti i conti disastrati degli istituti pubblici.

Dal sacro al profano, il discorso non cambia: soldi a pioggia secondo criteri alquanto soggettivi. Ad esempio, la giunta ha deciso di erogare 400mila euro alla Figc, la Federazione italiana giuoco calcio, per l’organizzazione in terra sarda del “Torneo delle nazioni”. Che probabilmente, vista l’agenda politica ed economica della Sardegna, non parrebbe risultare tra le priorità. Medesimo discorso si potrebbe forse fare per i ‘Giochi studenteschi‘, che incasseranno 240mila nei prossimi tre anni.

Brutte notizie invece per la questura di Nuoro, che da anni distribuisce nelle scuole del territorio un immancabile ‘diario della legalità’, ‘Diahio‘. Se dal 2011 la giunta Cappellacci aveva deciso di destinare all’iniziativa 80mila euro annui, dal 2013 si cambia e si passa a 20mila euro. Peggio ancora per il biennio 2014/2015: i contributi scendono a zero.

Ultime note curiose: fa il suo ingresso in Finanziaria la ‘Fondazione teatro Grazia Deledda‘ di Paulilatino, che incasserà 800mila euro. Piccolo particolare: al momento la Fondazione esiste solo sulla carta. Ma è comunque indubbio il ruolo di promozione culturale che i soggetti interessati portano avanti per il territorio. Per restare sempre sul campo, 300mila saranno impiegati per la ristrutturazione del teatro delle Saline di Cagliari.

Infine, la Regione finanzierà pure la “Concessionaria pubblica del servizio radiotelevisivo”. Ovvero la Rai, che incasserà 300mila euro spalmati in tre anni come contributo per la realizzazione di specifici servizi radiotelevisivi sulla Sardegna. Come se, di norma, la mission di Rai Sardegna fosse la realizzazione di trasmissioni di approfondimento sul Friuli Venezia Giulia. Sempre sul versante giornalistico, 600mila euro andranno poi appannaggio delle cooperative giornalistiche formate da professionisti disoccupati o in cassa integrazione. A fissare i criteri ci penserà la giunta regionale.

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

 

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