Lavoro, il Consiglio sblocca 52 milioni per la cassa integrazione in deroga

Via libera alla legge che sblocca i 52 milioni di euro, che deve anticipare la Sfirs, per i cassintegrati in deroga della Sardegna. In pochi minuti, in una delle ultime sedute della legislatura, il Consiglio regionale all’unanimità ha approvato tre leggi per poter arrivare a discutere la Finanziaria 2014 già oggi con l’obiettivo di approvarla nella seduta convocata per domani. La leggina sugli ammortizzatori sociali precisa che “la Regione è l’unica responsabile delle anticipazioni effettuate ai lavoratori in cassa integrazione in deroga”. Se questa anticipazione non si dovesse perfezione, “è autorizzata a qualificare la stessa come intervento regionale straordinario di sostegno al reddito”.

Unico ad intervenire il consigliere di Unidos, Alessandro Sorgia. “Sono 28 mila i lavoratori in cassa integrazione e di questi circa 12 mila in deroga che non percepiscono sussidi da oltre un anno. La situazione – ha sottolineato – è diventata insostenibile e il messaggio che sta passando è quello della solita presa in giro. I sardi, invece di sorridere, continuano a piangere e cosa sta facendo la Giunta?”, si è chiesto in polemica con la maggioranza di centrodestra. Nello stesso provvedimento, grazie ad una aggiunta al titolo, compare anche una curiosità: è stata modificata la legge elettorale nella parte che riguarda l’allegato che contiene il modello di scheda elettorale. Inizialmente non bastava lo spazio per inserire tutti i simboli presenti e quindi è stato modificato l’interno della scheda. Subito dopo sono state approvate all’unanimità, in meno di cinque minuti, due leggi: l’istituzione dell’Agenzia regionale per la bonifica e l’esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in via di dismissione (Arbam) e un’altra sull’ex autorità d’ambito.

I sindacati. Oggi c’è stata una nuova mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil per gli ammortizzatori sociali in deroga. La richiesta di sindacati e lavoratori, oggi pomeriggio in presidio davanti all’Assemblea sarda, è quella di recuperare altri 60 milioni di euro dalla finanziaria 2014 per destinarli ai sussidi dei cassintegrati. Secondo il segretario regionale della Cisl, Giovanni Matta, “le risorse stanziate oggi rappresentano una svolta, ma occorre ricordare che solo a circa 4.800 lavoratori in mobilità in attesa di sussidio sono arrivati i primi soldi a fine dicembre: servono risposte concrete e non solo promesse da campagna elettorale”. “Abbiamo bisogno di 110 milioni di euro e ne abbiamo la metà – attacca Michele Carrus, leader della Cgil – Ci devono dire dove troveranno questi altri soldi: mettano mano alla finanziaria e dirottino le risorse per abbattere l’Iva sugli yacht”. Terenzio Calledda, della Uil, si dice “molto preoccupato per questa situazione. Devono trovare una soluzione per il 2014 – spiega – altrimenti 15.600 famiglie rischiano di finire per strada”.

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