Laura Boldrini a Cagliari: “Difendere l’autonomia della Sardegna”

“Accorciare la distanza tra istituzioni e cittadinanza, questo è uno dei nostri obiettivi: non mi piacciono le visite con le transenne, mi piace stare in mezzo alla gente. Mi ha fatto piacere incontrare le donne che hanno ricordato i problemi che ci sono. Ma con lo spirito giusto, senza rabbia, guardando anche alle cose che si stanno facendo”. Lo ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini, a Cagliari durante l’incontro con i rappresentanti di Giunta e consiglio comunale. Un passaggio anche sulla Tunisia: “La Tunisia è molto vicina alla Sardegna – ha detto – novantadue miglia sono una distanza inferiore a quella tra Lampedusa e la Libia. Chi sogna combattere il terrorismo nel solco della democrazia, questa deve essere la nostra bussola”.

Boldrini si è seduta tra il sindaco Massimo Zedda e il presidente del Consiglio comunale, Ninni Depau. Proprio il numero uno dell’assemblea civica ha raccontato a Boldrini quali sono le caratteristiche e i problemi del quartiere, Sant’Elia, che sta ospitando la visita. Ricordando che il rione rientra tra le Zone franche urbane istituite qualche anno fa. Depau ha ricordato anche l’attentato di due giorni fa a Tunisi: “È successo nel nostro Mediterraneo – ha spiegato Depau – a duecento chilometri da noi. Servono politiche di cooperazione per affrontare questi tipi di problemi”.

Zedda ha raccontato a consiglieri e assessori della passeggiata di un’ora prima a Sant’Elia ricordando l’incontro tra il comitato di quartiere e la presidente. Il sindaco si è soffermato anche sui tagli del governo. “A lei – ha detto Zedda – possiamo chiedere non di risolvere i problemi, ma di sensibilizzare altri”. Anche il sindaco ha sottolineato la vicinanza con la Tunisia: “All’inizio del secolo – ha ricordato – a Cagliari si stampavano giornali in lingua araba. E tuttora ci sono imprenditori cagliaritani e sardi che fanno la spola con la Tunisia”.

“È giusto che in tempi di difficoltà le istituzioni siano presenti laddove ci sono i problemi, ma anche dove si cerca faticosamente di risolverli: questo è il senso della mia visita qui in Sardegna”. Lo ha spiegato la presidente della Camera durante il primo incontro con la stampa. “La Sardegna è una regione – ha osservato – che sta soffrendo molto gli effetti della crisi: è penalizzata ma ci sono delle cose da valorizzare”. Riferendosi ai prossimi appuntamenti e in particolare al convegno di domani a Oristano sul tema “Donne e Lavoro”, la presidente ha spiegato che “le donne sono le vere colonne della società. Non sempre hanno avuto il riconoscimento che meritano e io cerco di contribuire a questo: le donne possono avere quella centralità nella società che di fatto hanno, ma che non viene loro riconosciuta”.

La specialità delle Regioni autonome “è ancora attuale e non credo che debba essere riconsiderata: è presente nella nostra Costituzione e nessuno ha intenzione di rimetterla in discussione”. Lo ha sottolineato la presidente della Camera rispondendo alle domande dei giornalisti sulla riforma del Titolo V della Costituzione che ha sollevato perplessità nelle regioni a statuto speciale, come la Sardegna. “Mi sento di rassicurare da questo punto di vista – ha detto – Certo si sta discutendo la riforma del Titolo V, ma questo punto non è all’ordine del giorno”.

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