Latte, martedì riunione con le banche. Paci: “Porteremo il prezzo oltre l’euro”

“Martedì 19 febbraio è in programma – di mattina – una riunione con tutti gli istituti bancari coinvolti sul tema del prezzo del latte e nello stesso giorno la Giunta approverà una delibera per tracciare il percorso con l’obiettivo di portare il prezzo del latte oltre l’euro”. Lo annuncia l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, che fa il punto su quanto emerso ieri al termine della riunione in Prefettura a Cagliari con il ministro dell’Agricoltura, Gianmario Centinaio, e il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

“Settantadue centesimi al litro – dice Paci – non è il prezzo definitivo ma un acconto minimo, un nuovo punto di partenza della trattativa. La Giunta non vuole perdere nemmeno un minuto e anche oggi stiamo lavorando per arrivare il prima possibile alla soluzione più vantaggiosa per i nostri pastori”.

Nel vertice di ieri in Prefettura è stata sottoscritta una bozza di accordo: subito un ritocco del prezzo dagli attuali 60 centesimi a 72, con validità da febbraio ad aprile. A maggio è stata ipotizzata una verifica sull’andamento del mercato per aggiustare eventualmente il prezzo. E così anche a novembre. Ma questa doppia finestra sta scontentando gli allevatori sardi perché, a fronte dei 49 milioni che con certezza verrebbero dati agli industriali per ‘smaltire’ le eccedenze di pecorino romano, non si intravedono – è opinione diffusa – sufficienti garanzie per i pastori.

Il tema del differente trattamento per allevatori e industriali è dibattuto su Facebook, dove al momento sta prevalendo l’idea di non dare il via libera alla firma dell’accordo (leggi qui). Sui social è diventato virale il video di cinque minuti in cui un pastore sardo, Giovanni, spiega la propria delusione sul nuovo prezzo a 72 centesimi (GUARDA).

Paci rassicura sul fatto che il prezzo del latte venga effettivamente ritoccato rispetto ai 72 centesimi di aumento immediato. E spiega: “Da fine maggio, col primo controllo sull’andamento del mercato, si dovrà definire il prezzo finale sulla produzione del latte da novembre 2018 a ottobre 2019. Quindi per tutta l’annata e dunque avrà effetto retroattivo sua tutta la produzione precedente”.

Per quantificare l’aggiornamento del prezzo, il vicepresidente della Giunta chiarisce: “Il prezzo finale del latte verrà definito agganciandolo non solo al prezzo di vendita del pecorino romano ma anche a quello del pecorino sardo e del Fiore sardo, che sul mercato hanno un costo maggiore”. In particolare sul ‘romano’ sarà garantito “l’impegno da parte di tutti i trasformatori (cioè gli industriali) a non venderlo a un prezzo inferiore ai sei euro”.

L’assessore ha infine precisato che “le prossime azioni della Giunta saranno il ritiro delle forme di pecorino romano per 10 milioni di euro”, il che significa “fra i 15mila e i 20mila quintali di formaggio che sarà messo a stagionare. Martedì in Giunta – ha concluso Paci – sarà approvata la delibera a questo percorso, in moda da essere immediatamente operativi”.

LEGGI ANCHE: Latte a un euro al litro, manager Coop: “Imporremo il prezzo agli industriali”

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