“Noi il 24 febbraio abbiamo un’occasione storica: entreremo in Consiglio regionale. E noi, in mezzo ai piedi, daremo un gran fastidio”. Francesco Desogus, il candidato presidente di M5s, lo ha detto dal T-Hotel a Cagliari dove i grillini hanno chiuso la campagna elettorale delle Regionali. Per l’occasione da Roma è arrivato anche il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo, Luigi Di Maio. Presenti anche i parlamentari del movimento.
Tra le proposte politiche lanciate oggi da Desogus, il taglio dell’Assemblea regionale: “Dimezzeremo i consiglieri – ha promesso -: io credo che si possa arrivare tranquillamente a quota 30, anziché 60. Che sono oggettivamente troppi. Sui tagli ai costi della politica – ha aggiunto – vogliamo prendere un impegno solenne con gli elettori: ridurremo anche il numero degli assessorati e delle agenzie regionali. Sappiamo – ha sottolineato – che avremo contro i partiti tradizionali, ma andremo avanti per la nostra strada”.
Desogus ha poi ripercorso le tappe della sua campagna elettorale: “Abbiamo puntato sui contenuti, raccontando ai sardi la nostra idea di isola e il nuovo modello di sviluppo che vogliano. Abbiamo parlato di energia, con il progetto di rendere la Sardegna la prima regione italiana alimentata da fonti rinnovabili; abbiamo parlato di sanità, con l’obiettivo di riportarla nei territori e abolire l’Ats; ci siamo concentrati sul governo del territorio e sulla difesa dell’ambiente, ribadendo la nostra assoluta contrarietà a qualunque nuova edificazione nella fascia dei 300 metri dal mare. Ma abbiamo soprattutto parlato di lavoro, l’unico vero grande punto del nostro programma. Punteremo a crearlo rendendo la macchina amministrativa regionale più efficiente e soprattutto sfruttando come risorse l’ambiente”. Il candidato degli M5s ha concluso: “Siamo noi il vero cambiamento per l’Isola. Gli schieramenti tradizionali sanno solo riproporre vecchie ricette. Con il Movimento 5 Stelle al Governo la Regione la Sardegna ritroverà quella speranza che ha perso da troppo tempo”.
Di Maio ha attaccato gli alleati della Lega in più occasioni: “È folle pensare che in Italia possa essere avviato il nucleare”. E sul reddito di cittadinanza: “Dalle mie parti ci sono politici del partito di Berlusconi che lo promettono. Io dico invece che a prenderlo saranno solo quanti ne hanno diritto”. E sui pastori: “Stiamo tutti con loro, ma con i fatti non con facili slogan. Gli allevatori sono indebitati con la Regione che oggi li stanno strozzando. Da parte del Governo c’è grande disponibilità a a dilazionare i prestiti”.