L’INTERVISTA. Riforme al via. Demuro: “Serve la parità di genere”

Statutaria, legge elettorale e nuove competenze degli assessori. Ne parla Gianmario Demuro, titolare delle Riforme.

Ci sono due disegni di legge sul tavolo di Gianmario Demuro. Il primo è la Statutaria sarda, quella che farà da cornice “alla riscrittura della nuova legge elettorale”, dice il titolare delle Riforme. Il secondo ddl ridefinirà funzioni e competenze degli assessori e si tratta di un testo dal quale potrebbe passare il rimpasto della Giunta, tema rientrato nell’agenda del centrosinistra dopo che il Consiglio di Stato ha modificato la composizione dell’Assemblea regionale. Quindi, gli equilibri tra i partiti, attenti come al solito a pesare (non senza contrasti) ogni minimo spostamento di potere.

Assessore, cominciamo dalla nuova Statutaria che sostituirà quella del 2008 rimasta in vigore pochi mesi, vista la bocciatura da parte della Corte Costituzionale.

Siamo soddisfatti di questo lavoro che andrà a colmare un pericoloso vuoto normativo, soprattutto in un tempo in cui la specialità statutaria come quella della Sardegna è fortemente messa in discussione.

Cosa definisce la Statutaria?

Intanto la forma di governo, ovvero i rapporti tra Giunta e Consiglio, e definirà le modalità per garantire le pari opportunità tra uomini e donne nell’accesso alla politica.

Sarà un principio che metterete nero su bianco nella legge?

Lo abbiamo già messo, perché questa Giunta crede che la buona politica passi anche da una correttezza distribuzione dei seggi tra i due sessi.

L’inverno scorso se n’è discusso: la maggioranza sembra abbastanza compatta, ma ha fatto aperture anche qualche partito dell’opposizione.

L’equilibrio di genere è un fatto di civiltà, anche se spetterà all’Assemblea regionale scrivere la nuova legge elettorale. È consuetudine che siano i Parlamenti a decidere le regole delle urne, sebbene con l’Italicum si sia venuti meno al rispetto di questo galateo istituzionale con l’intervento da parte del Governo.

Cos’altro manca nell’attuale legge elettorale?

È saltato il rispetto della rappresentanza territoriale. Non può più accadere che amplissime aree della nostra Isola non abbiano propri eletti in Consiglio. Una buona legge elettorale è quella che prima del voto stabilisce in modo chiaro la ripartizione dei seggi. La politica si deve riprendere il fondamentale ruolo che le compete, ovvero immaginare prima cosa accade con l’applicazione di una legge. L’impatto di una norma sulla programmazione pubblica deve essere valutata preventivamente.

Invece: la riforma della Regione e le nuove competenze degli assessori. È toccato a lei l’onere di scrivere il ddl che presumibilmente aprirà al rimpasto.

Questo disegno di legge è molto altro. E da tempo lo abbiamo preparato.

A Sanluri, nel conclave del centrosinistra, il ddl venne annunciato dal governatore Francesco Pigliaru che lo presentò come la più importante riforma della Regione.

Il testo è importantissimo perché consegnerà al passato quell’organizzazione del lavoro per silos, come la definisco io. In Regione manca totalmente, per ragioni strutturali appunto, la cooperazione tra assessorati. Gli uffici, attualmente, non sono messi nelle condizioni di entrare in sinergia, di lavorare in maniera cooperativa. E questo, come dimostrano tutti gli studi, si traduce in scarsa innovazione. Invece, in una pubblica amministrazione più alto è il livello di collaborazione, maggiore è la capacità di cambiamento. L’obiettivo del ddl è creare nuove connessioni, proprio come nelle Città invisibili di Calvino.

Gli assessorati passeranno da 12 a 10.

Preferisco parlare solo di contenuti, al momento. Il ddl deve ancora passare in Giunta, non posso dare anticipazioni.

Facciamo allora un esempio di riattribuzione delle competenze: l’Urbanistica resterà insieme agli Enti locali?

Il Governo del territorio è parte delle relazioni tra Regione ed enti locali. Ecco, ci saranno anche dei cambiamenti per quanto riguarda il nome, perché l’approccio alle nuove politiche è anche un fatto culturale, di educazione alla soluzione dei problemi.

Quindi, meno assessorati e più sinergia. Altre novità?

Introduciamo l’efficacia dell’azione amministrativa con una valutazione permanente sul lavoro del personale, a partire dai dirigenti.

Come funzionerà?

In sede di bilancio, a ogni assessorato verranno assegnati risorse e obiettivi. Ma il ddl porterà a un più ampio e complessivo riordino anche degli Enti e delle Agenzie, che dovranno rispondere maggiormente alla valutazione delle politiche.

Si cambia di nuovo dopo la grande riforma Soru?

Sono passati tanti anni, tuttavia la Legge Statutaria che intendiamo proporre riparte proprio da quella approvata dalla giunta Soru. Quanto alla riforma dell’organizzazione, il testo lo abbiamo scritto tenendo conto delle esperienze delle altre regioni, alcune delle quali stanno seguendo il nostro modello avviato con la legge regionale 24 del 2014.

Tempi di discussione e di approvazione?

Nelle prossime settimane il ddl arriverà in Giunta. L’esame in commissione consiliare potrà iniziare dopo che l’Aula approverà la riforma sugli Enti locali (le Province, in attesa della cancellazione definitiva, scenderanno a tre, con Cagliari città metropolitana). Ma entrambi i testi normativi vanno inseriti in un più ampio disegno di riforma che comprende pure la sanità. Negli anni, in Regione sono stati aggiunti uffici, dando vita a strutture in blocchi, prive di canali di comunicazione.

A proposito di legge 24, che introdotto la Banca dati dei dipendenti regionali. A che punto siete?

Siamo quasi pronti per avviare il censimento delle competenze.

Trova che ai dipendenti regionali manchi qualcosa?

Forse sì, un po’ più di orgoglio di lavorare per il bene pubblico. Tuttavia spetta alla politica restituire la motivazione, ridare loro quel senso della missione che negli anni è andato perduto.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share