La pagella sul Lavoro: “L’azione dell’assessora Zedda è insufficiente”

Né promossa né bocciata. Samuele Peddiu, segretario generale di Cgil Sardegna, si limita a bollare come “insufficiente” l’azione di Alessandra Zedda, la titolare del Lavoro nella Giunta di Christian Solinas. Il voto di Peddiu all’assessora rientra nella complessiva valutazione dell’Esecutivo regionale, adesso che è fine anno, quindi tempo di bilanci. Peddiu, in carica dallo scorso luglio, è stato scelto da Sardinia Post per dare le pagelle insieme ad altri colleghi sindacalisti, rappresentanti del mondo delle imprese e figure di spicco della società isolana (sabato 11 dicembre il primo blocco di voti, oggi la seconda puntata dello Speciale).

“All’assessora Zedda – comincia Peddiu – non possiamo contestare l’assenza di occasioni di incontro. I tavoli di confronto ci sono stati e sono stati attivati anche su singole vertenze, ogni qualvolta li abbiamo richiesti. Ciò che manca è la visione generale, un piano complessivo sulle politiche attive per il lavoro”.

Samuele Peddiu

Il numero uno della Cgil elenca pochi ma decisivi punti. E dice: “Mi riferisco per esempio ai percorsi di riqualificazione professionale per i tanti esclusi in questi anni dal mondo del lavoro e dai cicli produttivi”. Sul fronte strettamente economico, di supporto ai fuoriusciti dal mercato, Peddiu sottolinea: “Anche qua registriamo l’atteggiamento di un assessorato che ha guardato con più attenzione alle parti datoriali. Si pensi alle misure introdotte a favore delle imprese, soprattutto nel settore alberghiero: sono state erogate senza alcuna attenzione alla crescita dell’occupazione, utilizzando anche le risorse del Fondo europeo che, invece, dovrebbero essere destinate a chi sta peggio”.

Peddiu allunga lo sguardo sull’intera Giunta e, uno dopo l’altro, mette sotto la lente tutti gli assessorati “per esprimere valutazioni di merito, non voti come fossimo a scuola”. La prima riflessione analitica è per Solinas che “in tre anni di mandato – prosegue Peddiu – ha mostrato una assoluta autoreferenzialità nell’azione di governo perché non ha mai attivato un confronto con le parti sociali”.

L’atteggiamento del presidente “a cascata si è riprodotto, con sfaccettature diverse, nell’operato della Giunta, dove ugualmente ci sono assessori coi quali non c’è stato alcun tipo di confronto”. Il segretario generale della Cgil cita “Quirico Sanna” che “mai ha sentito il bisogno di sedersi allo stesso tavolo dei sindacati per discutere di enti locali”.

Per Peddiu “è insufficiente pure il titolare della Pubblica istruzione (Andrea Biancareddu) con il quale non abbiamo mai parlato di diritto allo studio (all’assessore la Cisl Scuola ha invece incassato un otto dalla segretaria regionale Maria Luisa Serra). Stessa valutazione negativa arriva per Valeria Satta che in Giunta ha la delega al Personale e agli Affari generali:. “La riforma della macchina amministrativa – chiarisce sul punto Peddiu – è lettera morta”. (Ma alla Satta ha dato sette e mezzo l’ex segretario del Sadirs, Luciano Melis).

Il numero uno della Cgil bacchetta pure “l’assessore ai Trasporti (Giorgio Tedde). “Noi – dice – non l’abbiamo mai conosciuto: la notizia sull’uscita di Alitalia dal bando di emergenza sulla Continuità aerea l’abbiamo appresa dalla stampa, al pari della nuova gara”. Peddiu spiega infine che “solo la settimana scorsa abbiamo incontrato per la prima volta l’assessore alla Sanità sulla riforma del sistema regionale”.

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