La notizia è del tutto priva di fondamento. E non solo perché la persona che dovrebbe esserne più informata – il segretario regionale del Partito democratico Silvio Lai – l’ha smentita in modo categorico (“Non esiste nel modo più assoluto”), ma perché la diretta interessata, Bianca Berlinguer, non ci pensa nemmeno. D’altra parte, all’inizio di quest’anno aveva rifiutato immediatamente la proposta di una candidatura alle Politiche come capolista alla Camera.
Tuttavia la voce che da qualche giorno alimenta il gossip politico sardo – la direttrice del Tg3 Rai candidata al governo della Sardegna al posto della vincitrice delle primarie del centrosinistra Francesca Barracciu – ha una rilevanza. Perché, nata negli ambienti della coalizione del centrosinistra, rivela che l’attività per mettere in discussione il risultato delle primarie è in pieno svolgimento.
L’Unione sarda oggi in edicola, nel dare con un certo rilievo la “notizia” (che viene poi smentita nello stesso articolo), attribuisce l’ipotesi non ad ambienti del Pd, ma appunto ad “alcuni degli alleati che non hanno digerito le primarie”. Non indica quali. E’ ufficiale, tuttavia, che la richiesta di un passo indietro della Barracciu è stata avanzata ufficialmente, dopo gli sviluppi dell’indagine giudiziaria sui fondi ai gruppi consiliari e l’avviso di garanzia per peculato, dal partito dei Rossomori.
Il nome di Bianca Berlinguer aiuta anche a tracciare l’identikit del candidato alternativo: una figura della società civile, un già nome noto al grande pubblico degli elettori isolani. La partita, insomma, non è ancora chiusa e il prossimo incontro della coalizione di centrosinistra si annuncia teso.
