La Cisl striglia Doria: “Non sta facendo nulla, la sanità sarda continua a peggiorare”

“Il confronto con l’assessore Carlo Doria è ancora inspiegabilmente fermo, mentre vanno avanti drammi e disservizi della sanità sarda”. La denuncia arriva dal segretario regionale della Cisl, Davide Paderi, che in una nota parla di “legge di riforma” e con essa “l’avvio delle nuove Asl”.

Picchia duro la Cisl contro Doria e il presidente Christian Solinas perché “servono risposte concrete e non iniziative estemporanee e inconcludenti o gli annunci spot rivolti al Governo nazionale per chiedere deroghe urgenti ma tutto finisce lì”.

Il sistema della sanità isolana rischia davvero di collassare. “Le nuove Asl – prosegue la Cils – sono ben lontane da essere realmente operative ed efficienti e il rafforzamento degli organici continua a non essere sufficiente, a cominciare dal settore medico”.

Lo scorso ottobre i sindacati scesero in piazza. Insieme a Cgil, Cisl e Uil anche Fials e Nursind. “Rispetto alle problematiche irrisolte che hanno portato alla grande manifestazione di tre mesi fa, il quadro è pertanto peggiorato. Ogni giorno assistiamo a un nuovo dramma nel sistema delle cure specialistiche e di prevenzione, con l’aggravante di situazioni paradossali e mal gestite che hanno portato la sanità sarda alla ribalta nazionale in termini negativi”.

Ancora dalla nota di Paderi: “Quando la parte più fragile e disagiata della popolazione, ovvero gli anziani che vivono lontano dai centri urbani ma anche i pazienti oncologici o affetti dal altre gravi patologie: in molti casi non hanno risposte nemmeno sui servizi essenziali. Per questo servono azioni straordinarie e un confronto che sarebbe dovuto partire da subito, invece Doria latita. La Giunta regionale deve essere conseguente agli impegni presi dopo la manifestazione di ottobre e aprire subito un tavolo”.

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