In Procura le indagini sulla Regione non sono una novità. Il discorso però cambia un pochino quando a presentare un esposto-querela contro l’assessorato ai Trasporti è niente meno che un consigliere regionale. Ad esser precisi: Angelo Stochino, del Pdl.
I fatti. Nel 2010 la giunta Cappellacci aveva deliberato l’acquisizione dell’aeroporto di Arbatax, mettendo sul piatto 6 milioni di euro. Che, a distanza di due anni, sono ancora sul conto corrente della Regione: lo scalo ogliastrino è ancora saldamente nella mani della Aliarbatax spa, società controllata dal Consorzio industriale dell’Ogliastra e fino a al 2002 braccio operativo dell’imprenditore Giorgio Mazzella, mentre la trattativa per l’acquisto si è arenata.
Come mai? Secondo Stochino, se l’operazione non è andata in (aero)porto, le responsabilità sono da addebitare ai dirigenti e funzionari dell’assessorato ai Trasporti, che non hanno dato seguito alle disposizioni dell’esecutivo.
“In un primo momento, per puro pretesto, dicevano che la pratica non era di loro competenza – dice oggi Stochino –. Per dirimere la questione, nell’ottobre scorso il consiglio regionale ha approvato una modifica alla legge sull’organizzazione amministrativa e, in quell’occasione, venne chiarito che la competenza sul demanio regionale portuale e aeroportuale è in capo all’assessorato ai Trasporti”.
Tutto risolto? Non proprio. Perché anche durante l’ultima riunione, tenuta il 25 febbraio scorso, “i dirigenti e funzionari dell’assessorato si sono rifiutati di concludere l’iter burocratico finalizzato all’acquisizione dello scalo, con gravissimi danni per l’economia ogliastrina”, denuncia Stochino.
Da qui la decisione, di concerto con il sindaco di Tortolì Mimmo Lerede, di portare il caso in Procura. “Intanto chiediamo che sia la magistratura a valutare eventuali comportamenti penalmente rilevanti – conclude Stochino – e, nel caso, individuare i possibili responsabili. In tal caso, siamo pronti a denunciarli”.
Pablo Sole
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