Irs e Psd’Az in Catalogna: “Sostegno per il sì all’indipendenza”

Il movimento indipendentista sardo iRs sostiene il referendum catalano sull’indipendenza. Domenica 9 novembre i catalani si recheranno alle urne per un referendum che apre la strada al “processo di partecipazione popolare grazie al quale avranno la possibilità di esprimere la propria opinione sull’indipendenza della nazione catalana”. La Catalunya chiede di poter decidere del proprio futuro così come è accaduto in Scozia e proprio come è accaduto per il referendum scozzese iRS sosterrà la campagna per il Sì e sarà presente con una delegazione di rappresentanti che svolgeranno la funzione di osservatori internazionali oltre che incontrare politici e istituzionali locali. Inoltre saranno presenti due consiglieri regionali in rappresentanza delle istituzioni: Gavino Sale per iRS e Paolo Zedda per i Rossomori.

“Nonostante il governo spagnolo si sia opposto ad ogni tipo di espressione democratica della volontà popolare ed istituzionale della Catalunya, la Generalitat ha comunque indetto il referendum in modo da poter dare la possibilità a tutti i catalani, nonostante il no di Madrid, di poter esprimere la propria opinione su di un tema tanto importante per il futuro della Catalunya e dell’Europa – spiegano gli indipendetisti -. In Italia dove il neocentralismo, grazie all’azione di Renzi, sta prepotentemente diventando cultura di governo e prassi politica, iRS da sempre sostiene il diritto alla autodeterminazione del popolo sardo così come di tutti i popoli d’Europa”.

Anche una delegazione del Partito Sardo d’Azione, guidata dal presidente Giacomo Sanna e composta dal capogruppo in Consiglio regionale, Christian Solinas, dal responsabile esteri, Francesco Sanfilippo e dall’ex deputato, Giancarlo Acciaro, sarà a Barcellona in occasione della consultazione popolare.

«Portiamo a Barcellona il sostegno degli indipendentisti sardi alla causa catalana – ha dichiarato il presidente Sanna – e ci auguriamo che sia sempre garantito in Europa il diritto a decidere dell’indipendenza». «Il processo partecipativo avviato in Catalogna – ha aggiunto il leader sardista – non si arresta, né può essere sospeso, anzi rappresenta un ulteriore incoraggiamento per tutti i popoli e per chi come noi si batte, da sempre, per il diritto all’autodeterminazione».

Il Psd’Az , insieme con i partiti catalani di “Esquerra Republicana de Catalunya” e “Unitat Catalana” è membro effettivo dell’European Free Alliance (Efa-Ale), il gruppo del Parlamento Europeo al quale aderiscono i principali partiti e movimenti nazionalitari d’Europa.

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