Infrastrutture, le strade sarde nell’elenco nazionale: scippo sventato definitivamente

Lo scippo di due miliardi è sventato definitivamente: tutte le strade sarde, per un valore complessivo di 5 miliardi, sono state inserite nell’Allegato Infrastrutture.

Lo scippo di due miliardi è sventato definitivamente: tutte le strade sarde, per un valore complessivo di 5 miliardi, sono state inserite nell’Allegato Infrastrutture che farà parte della nuova Finanziaria nazionale (Def), la prima del governo Renzi. La partita è stata chiusa questa mattina da Paolo Maninchedda durante la conferenza delle Regioni, dopo un lavoro di squadra cominciato una settimana fa dallo stesso assessore ai Lavori pubblici.

Era il 10 aprile scorso, quando Maninchedda notò che dall’Allegato Infrastrutture, il numero XI, mancavano opere strategiche per la Sardegna, come il completamento delle statali 195 (la Sulcitana), 125 (l’Orientale sarda) e 131 (lotti 2 e 3, da Abbasanta verso Sassari). Ma nel documento non figuravano più nemmeno le strade danneggiate dall’alluvione del 18 novembre, e questo benché la giunta di Ugo Cappellacci avesse spedito a Roma il carteggio aggiornato.

Il rischio per l’Isola era perdere 2 miliardi di potenziali investimenti, visto che solo le opere inserite nell’allegato in questione possono partecipare ai bandi nazionali per ottenere i finanziamenti. Maninchedda è serafico: “Abbiamo fatto solamente i compiti che ci spettano”, sottolinea.

Il resto è scritto in una nota della Giunta, nella quale vengono ripercorse le tappe dello scippo sventato. Dopo la prima segnalazione di Maninchedda, la questione sarda delle infrastrutture era stata ufficialmente sollevata da Francesco Pigliaru nella Conferenza delle Regioni di giovedì scorso, una riunione alla quale il governatore aveva partecipato insieme all’assessore alle Riforme, Gianmario Demuro. Lì il presidente disse che non avrebbe votato l’Allegato (e serve l’unanimità), se all’Isola fosse stato negato l’aggiornamento delle opere.

Oggi, però, tutto è filato liscio. Le correzioni e le integrazioni chieste sono arrivate. Non solo: saranno valide anche per l’Allegato XII, attraverso il quale verranno ripartiti i fondi europei della programmazione 2014-2020. In questo caso, il voto da parte della Conferenza delle Regioni è previsto entro giugno.

“Non accadeva da molti anni – si legge ancora nella nota della presidenza – che una Regione riuscisse a intervenire nell’Allegato XI: la competizione per i finanziamenti può ora avvenire su un perimetro di bisogni infrastrutturali adeguati alle reali necessità e agli atti della programmazione”. Da viale Trento fanno anche sapere che la riunione di oggi “è stata preceduta da un colloquio telefonico tra il governatore e il ministro di riferimento, Maurizio Lupi”.

Alessandra Carta

(@alessacart on Twitter)

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