Il Tribunale amministrativo regionale boccia l’assessore regionale all’Istruzione, Sergio Milia (Udc): con tre sentenze diverse il Tar salva tre scuole di Cagliari, cancellando la soppressione dell’Istituto tecnico Deledda e delle medie Manno, ma anche l’accorpamento delle elementari Sant’Alenixedda di piazza Giovanni XXIII con quelle di via Castiglione. In tutti e tre i casi sono stati i genitori degli alunni a presentare il ricorso.
Le tre delibere cassate dai giudizi amministrativi erano state votata dalla Giunta di Ugo Cappellacci a marzo, contestualmente con l’elaborazione del Piano di dimensionamento 2013-2014. Cioè a partire dalla direttive nazionali, la Regione ha tagliato (o accorpato) svariate classi.
Adesso dovrebbe succedere che i piccoli alunni di Piazza Giovanni III tornino a far parte del plesso di Santa Caterina. Il Deledda, invece, resta in piedi così com’è, quindi gli studenti non saranno più divisi fra tre istituti cagliaritani, a seconda del corso seguito. Ovvero, il liceo linguistico, le ex magistrali De Sanctis (oggi liceo di Scienze umane) e il tecnico Azuni.
Quanto alle medie Manno, la Regione aveva deciso di cancellare la scuola distribuendo i ragazzi tra Conservatorio, comprensivo di Santa Caterina e Ugo Foscolo. I genitori, però, anche in questo caso si sono ribellati e il Tar ha dato loro ragione. Il Manno è salvo.
Sulle tre sentenze arriva il commento della Uil Scuola. «Nonostante ci riteniamo pienamente soddisfatti – dice il segretario provinciale Giuseppe Corrias – esprimiamo forte preoccupazione per il regolare avvio dell’imminente anno scolastico». Il sindacato ha chiesto alla Provincia e al Comune di fare pressing perché si acceleri «sulle assegnazioni provvisorie, sulle immissioni in ruolo e sugli incarichi annuali ancora da assegnare».