Il Lirico rimane senza soprintendente, pressing di Truzzu su Franceschini

Teatro lirico di Cagliari dalla mezzanotte senza soprintendente. E il sindaco-presidente della Fondazione, Paolo Truzzu, fa pressing sul Governo per sbloccare la situazione: inviata oggi una comunicazione al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, per chiedere un intervento. Perché la mossa decisiva è proprio nelle mani di Roma: Cagliari aspetta la nomina del rappresentante del ministero in seno al Consiglio di indirizzo. Solo con l’indicazione del componente espressione del governo il Cdi, ora incompleto perché ridotto solo a tre componenti, potrà riunirsi e valutare la conferma di Nicola Colabianchi, il soprintendente che da domani non potrà più stare al comando della struttura di via Sant’Alenixedda.

Il Cdi è composto attualmente dal presidente-sindaco Truzzu, dal rappresentante del Comune Ferdinando Coghe e dal rappresentante della Regione Giuseppe Farris. In tre, però, non si può fare niente. E allora ecco il rischio impasse. Riepilogando: il nuovo soprintendente era stato nominato dal vecchio Cdi. Il 3 dicembre era arrivata anche la “ratifica” del ministero dei Beni culturali. Ma con una data di scadenza per tutti i teatri: il 22 dicembre, valida per soprintendente e Cdi. Da quel momento è scattato un periodo extra di 45 giorni per dare tempo ai teatri di nominare i nuovi vertici. Ma a Cagliari, insieme a Truzzu (nomina automatica in quanto sindaco), ci sono state la conferma di Farris (Regione) e la scelta di Coghe (Comune). Non solo soprintendente: il Lirico deve ancora nominare anche un nuovo direttore artistico.

 

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